A volte il medico fa la differenza. A volte bisogna solo ave- re fortuna. Per una giovane del Cassinate entrambi i fattori hanno aiutato a salvarle l’uso corretto delle mani. La ragazza aveva deciso di regalare alla nonna uno screening per le ossa, con esame Moc, che serve per verificare lo stato dell’osteoporosi, e analisi specifiche. Quando l’ha accompagnata nella struttura sanitaria della città martire, ha aiutato l’anziana a spogliarsi e a distendersi sul lettino del macchinario per effettuare l’esame. Si è accomodata fuori e ha atteso.

Il medico ha notato subito qualche cosa che non andava nella giovane ma ha aspettato. Quando la nonna ha finito l’esame e si è potuta rialzare, la giovane è andata verso di lei con gli indumenti che aveva tolto, ma le è caduto tutto dalle mani. Il medico allora ha chiesto alla ragazza di poter vedere le mani. La giovane in evidente imbarazzo ha chiesto il perchè. Si è giustificata: «Il rossore delle mani è dovuto al lavoro che faccio. Io sono un’addetta al servizio di pulizia e sono sempre con le mani nell’acqua. Spesso mi fanno male».

Ma il medico non si è lasciato convincere e le ha fatto sei semplici esami, facendole fare degli esercizi con le dita. Così ha notato oltre al rossore, dei bozzi e l’impossibilità della ragazza di compiere determinati movimenti. Le ha diagnosticato una rara forma di artrosi delle mani, quella di tipo erosivo. Il dolore provato dalla giovane non era dovuto al tipo di lavoro che svolgeva, ma alla patologia dalla quale era affetta. Ha iniziato immediatamente la cura e la fisioterapia, ma ha dovuto dire addio per sempre al suo lavoro.