Pronto soccorso del “San Benedetto” preso d’assalto da decine di pazienti in attesa di essere visitati, mentre medici e infermieri fanno il possibile per rispondere alle richieste: è quanto accade da alcuni giorni a questa parte nel nosocomio alatrense.

Siamo certamente lontani dalle scene filmate nell’ospedale di Nola, con i malati adagiati per terra, ma anche qui da noi il sovraccarico di lavoro di questo periodo sta mettendo a dura prova la gestione degli interventi sanitari. Tutta colpa del freddo e dell’influenza stagionale, fattori normali nei primi mesi dell’anno che hanno una loro incidenza su tante altre patologie serie, per cui è aumentato il numero delle persone che fa ricorso alle cure ospedaliere; in più, è condizionante anche il “dirottamento” di alcuni malati dallo “Spaziani” di Frosinone, intasato a livelli ancora più elevati, per comprendere come anche ad Alatri il livello massimo di guardia sia prossimo ad essere raggiunto.

Da rilevare, e non si tratta di un problema secondario, la carenza di materiale e di personale a disposizione: nelle prossime ore è previsto l’arrivo al “San Benedetto” di almeno quattro nuovi infermieri, su un totale di venti assunti dall’Asl ciociara con contratto a tempo determinato nonché di dieci barelle che andranno a sostituire quelle più vecchie e usurate, quasi del tutto inservibili. Misure giudicate utilissime per tamponare le emergenze di questi ultimi giorni e consentire ai pazienti di ricevere un’assistenza adeguata in tempi più rapidi degli attuali nonché al personale del Pronto soccorso di operare in condizioni di maggiore efficienza, riducendo il sovraffollamento che in diversi momenti può essere causa di nervosismo per tutti, per chi lavora e per chi vuole essere visitato sollecitamente dal medico.