Si susseguono gli avvistamenti di lupi, i branchi scendono a valle. Dopo il gregge preso di mira in Via San Magno/Bassano ed un allevamento di bufale nella zona limitrofa, una lupa con al seguito i cuccioli è stata avvistata a Monte Marino. Nell’aggressione notturna sono rimasti a terra alcuni agnelli, e una giovane bufala presentava la coscia sinistra squarciata dai morsi.

Se si aggiungono le segnalazioni della zona a confine con Paliano e del territorio tra Anagni e Sgurgola (guarda caso: Fosso del Lupo), si può configurare la fuga di lupi dalla zona montana, ormai nella morsa del freddo, per raggiungere la pianura dove i predatori sperano di trovare cibo e migliore atmosfera per riprodursi.

Il numero abnorme di cinghiali, in crescita esponenziale dopo la creazione della Riserva di Canterno, ha favorito l’aumento del numero di lupi, attratti dalla preda preferita. La cattura dei cinghiali, da parte dei lupi, segue un rituale tra il magnifico ed il crudele: quando non si tratta di esemplari giovanissimi o di femmine, i lupi circondano il maschio da catturare; girando attorno alla belva setolosa e pericolosa, la azzannano cercando di colpirla soprattutto nella zona caudale. I lupi evidentemente conoscono la caratteristica del cinghiale e di altre specie selvatiche, i cui esemplari maschi al momento della morte rilasciano umori tali da danneggiare le carni, e renderle non appetibili. Evirandoli, evitano che questo accada; come fanno gli stessi cacciatori, subito dopo aver colpito la preda.

C’è chi propende nel considerare gli animali avvistati soprattutto cani inselvatichiti. Secondo i veterinari e gli esperti, molti cani tornati allo stato brado somigliano ai lupi, e possono trarre in inganno anche i meno neofiti. Il tema “risarcimento danni da aggressione di selvatici”, poi, tiene banco; la Provincia non sembra allargare facilmente i cordoni della borsa, e fatica ad ammettere l’esistenza dei lupi. Anni fa, a Filettino, dopo la risposta della provincia “sono cani, non lupi” agli allevatori che chiedevano rimborsi, nella piazza principale venne fatto trovare un lupo appeso per il collo, con un cartello sul quale era scritto “io sono un cane”.