Sono tutti sicuri di vincere o di essere decisivi. Stanno analizzando ogni possibile voto ponderato per cercare di capire quanti seggi riusciranno ad ottenere. I leader dei partiti non hanno dubbi. E se da un lato c’è la partita tra il Pd e il centrodestra per la supremazia, dall’altro Socialisti e Area Popolare ritengono di poter ottenere un risultato che dica chiaramente che da loro non si può prescindere per avere la maggioranza.

Simone Costanzo, segretario provinciale del Pd, non ha dubbi e spiega: «Sono molto fiducioso. Riusciremo ad ottenere un grande risultato, assicurando al presidente Antonio Pompeo un percorso amministrativo importante».

Mario Abbruzzese, consigliere regionale e leader di Forza Italia, è altrettanto sicuro. Ribadisce: «Il sorpasso nei sondaggi nazionali c’è già stato e il centrodestra è maggioranza. Lo saremo anche alla Provincia. Ora, so perfettamente che si tratta di elezioni diverse e che alla Provincia non votano i cittadini ma gli amministratori. Il trend però è importante. Siamo certi di poter superare il Pd e a quel punto l’effetto domino positivo ci sarà anche sulle comunali e perfino alle politiche».

Alfredo Pallone, coordinatore regionale di Area Popolare, nota: «Purtroppo ancora una volta è mancato il dibattito sui programmi, che invece era prioritario considerando che stiamo parlando di un ente di secondo livello chiamato a risolvere problemi che interessano tutto il territorio. Detto questo, spero nella riconferma del risultato del 2014, quando riuscimmo ad eleggere due consiglieri. Arrivando al 13%. Nonostante qualche sgambetto che è arrivato. Dico soltanto questo: a livello nazionale Area Popolare viaggia tra il 5 e il 6%. Credo che un risultato superiore al 6% rappresenterebbe il punto di partenza per l’elezione nel prossimo futuro di un deputato e di un consigliere regionale».

Gianfranco Schietroma, coordinatore della segreteria nazionale del Pd, argomenta: «La lista A Difesa del Territorio, fortemente voluta dal Partito Socialista, rappresenta l’autentica novità di questa tornata elettorale. Una lista che ha già ottenuto un sostegno importante da realtà civiche e politiche quali Sinistra Italiana, Sel, Possibile e il Pci. La lista sta avendo dei riscontri superiori alle aspettative. Non soltanto siamo sicuri di eleggere un consigliere provinciale, ma puntiamo anche al secondo seggio. Sul piano politico la lista A Difesa del Territorio costituisce un importante laboratorio politico, in quanto noi socialisti riteniamo che il centrosinistra, per evidente ragioni democratiche, deve avere assolutamente un’articolazione plurale e non ridursi alla presenza di un solo partito».

In queste ultime ore tutti i leader politici stanno cercando non soltanto di ottenere quanti più voti ponderati possibili, ma pure di mantenere degli equilibri interni necessari. Fra gli uscenti e i nuovi, fra le diverse aree. Una cosa è certa. Dal punto di vista dell’impegno politico si tratta di elezioni molto complicate. L’altra faccia della medaglia è che alla fine, ad urne chiuse, gli scontenti saranno numerosi. Forse troppi.