Ha provato a sfuggire ai controlli, ma quando gli agenti lo hanno bloccato non ha esitato neppure un momento a reagire in malo modo strattonando gli operatori. Rifiutandosi di fornire le proprie generalità. Ed è stato arrestato. Nei guai è finito un giovane nigeriano, bloccato sul treno all’altezza dello scalo di Cassino. L’uomo, sprovvisto di biglietto, è finito in uno dei controlli speciali effettuati dal personale della Polfer - predisposti in occasione del ponte dell’Epifania - e intensificati con le rafforzate verifiche antiterrorismo.

Di fronte al rifiuto dell’uomo di fornire i documenti di riconoscimento, gli agenti hanno approfondito i controlli. La reazione, però, non sarebbe stata delle migliori e l’uomo è divenuto violento. Per questo, proprio per scongiurare che dietro quel rifiuto convinto vi fosse un terrorista pronto ad entrare in azione, gli agenti della Polfer hanno condotto il nigeriano negli uffici del Commissariato di Cassino dove si è proceduto a sottoporre il giovane senza identità ai rilievi dattiloscopici e fotografici. Anche in questo frangente il nigeriano ha mostrato segni di profonda intolleranza, tentando nuovamente di colpire gli agenti. Ma la sua faccia non era di certo nuova alla polizia di Cassino che ha deciso di approfondire i riscontri: “spulciando” l’archivio è saltata fuori la sua foto. L’uomo, con numerosi precedenti, era stato fermato a Cassino nel mese di novembre. Per lui sono scattate le manette per resistenza e rifiuto di voler fornire le proprie generalità.

I precedenti

Solo qualche giorno prima un altro nigeriano, un trentaduenne, che aveva raggiunto Cassino in treno da Caserta, era stato fermato sempre dalla polizia. Diverse le segnalazioni giunte al Commissariato coordinato dal dottor Tocco, per un aitante nigeriano che gironzolava in centro in cerca di donne a cui offrire prestazioni sessuali per guadagnarsi da vivere. E per dichiararsi disponibile esibiva due grossi biglietti in cui si dichiarava disponibile a “relazioni” estemporane e dietro compenso. Bloccato dalla polizia, nei suoi confronti è scattato il foglio di via obbligatorio per tre anni e il rientro nella comunità di accoglienza a Caserta.