La 156 dei Monti Lepini ancora agli onori delle cronache. Giovedì, nel tardo pomeriggio, i carabinieri del Reparto operativo - Nucleo investigativo di Latina, nel corso di un servizio preventivo antidroga, hanno intercettato lungo un tratto urbano della strada che collega Latina e Frosinone, nel territorio di Sezze, un’autovettura Land Rover condotta da un uomo, successivamente identificato in D.L., 45enne di Frosinone, che verosimilmente si accingeva a “operare” a Sezze nel mercato dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Il 45enne, al termine di un breve inseguimento, è stato fermato per dei controlli e ha ingoiato un incarto in cellophane contenente due grammi e mezzo di cocaina, avventandosi contestualmente contro i militari, che sono stati colpiti con calci e pugni. Nel corso della colluttazione, però, l’uomo ha accusato un lieve malore, verosimilmente riconducibile alla lacerazione dell’involucro nel suo stomaco, ed è stato accompagnato immediatamente nell’ospedale di Latina, dove i sanitari lo hanno vi- sitato prima che lo stesso decidesse, di sua spontanea volontà, di essere dimesso.

Per i militari intervenuti, contestualmente visitati presso il medesimo nosocomio a causa delle lesioni patite, sono state riscontrate ferite giudicate guaribili in 3 giorni, a causa di un trauma e escoriazioni multiple agli arti inferiori e superiori. A conclusione degli accertamenti, l’uomo è stato denunciato in stato di libertà: le ipotesi di reato di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

L’episodio è l’ennesimo che si consuma sulla 156 nel territorio setino, da diversi mesi sotto la lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine, che monitorano costantemente i flussi di traffico illecito tra i due capoluoghi che, troppo spesso, convergono nel Comune lepino e, in particolar modo, nella frazione dello Scalo, da decenni tra gli argomenti preferiti degli amministratori, che lo ritengono un volano per l’economia, ma che è diventato una sorta di porto franco. Si registrano una situazione di delinquenza comune decisamente al di sopra della media, ma anche situazioni complicate per i residenti in termini di sicurezza, così come per le attività commerciali e le banche che vengono costantemente prese di mira da malviventi che poi utilizzano la 156 come via di fuga “ideale”.