DâAlessandro non digerisce lâarrivo di altri profughi. Lui ha abbracciato calorosamente il progetto Sprar e chiede che venga rispettato. Il primo giorno dopo il breve periodo di villeggiatura è stato subito in salita. Ieri ha letto, con âsommo doloreâ, della lettera inviata dal Ministero dellâInterno al Prefetto che, per quanto concerne lâarrivo di nuovi rifugiati, richiede lâapplicazione della quota 2,5 per mille abitanti prevista dallâaccordo Anci-Viminale. Ma a Cassino vige la âleggeâ dello Sprar. Cioè oltre la soglia prevista del progetto, ugualmente ministeriale, non si potrebbe andare.
Ecco allora che prende anche stavolta carta e penna e chiede «un confronto tra lâautorità di governo e i comuni del territorio aderenti al progetto Sprar, (il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) per i quali secondo il piano è prevista una sorta di clausola di salvaguardia». Cita le parole del presidente dellâAnci, Antonio De Caro, nonché primo cittadino di Bari che ha presentato in data 14 dicembre lâaccordo raggiunto con il Ministero dellâInterno: «I sindaci non saranno più bypassati dalle prefetture. Il nostro intento è di allargare lo Sprar su base volontaria. Se i comuni aderiscono al sistema Sprar le prefetture non potranno mandare un numero di migranti superiore a quello previsto da questo sistema».
Pertanto, DâAlessandro agita la nuova arma per fermare lâavanzata continua di migranti sul suolo comunale: «Visto e Il giorno 16 il prefetto vedrà il ministro a Roma Attese ulteriori delucidazioni considerato che vi sono ancora giorni utili per trattare questa tematica, sarebbe opportuno sedersi intorno a un tavolo e capire, sempre con la massima collaborazione tra le parti, in che direzione andare alla luce del fatto che presto in Provincia di Frosinone dovranno arrivare altri richiedenti asilo. I termini dellâaccordo, però, sembrano chiari, le città aderenti allo Sprar non possono ricevere altri immigrati. Sarebbe comunque opportuno prima di applicare unâipotetica quota di ripartizione operare una certosina ricognizione per accertare quanti rifugiati sono già presenti allâinterno dei singoli territori comunali. Onde evitare, come afferma lâAnci, una distribuzione non equilibrata sui territori stessi in grado di generare un alterazione del sistema sociale».
Per il sindaco le criticità non sono solo relative allâaccoglienza ma anche alla reale integrazione delle persone che arrivano in un determinato ruolo. «Noi attraverso la cooperativa Ethica che gestisce, nel nostro Comune, il sistema di protezione abbiamo segnali positivi, tanto che i ragazzi ospitati hanno realizzato un presepe in legno per conto dellâente, visibile a tutti perché ubicato nellâatrio dei Servizi Sociali. Cassino è una città accogliente ma tutto deve essere espletato secondo le regole». E il prefetto, la dottoressa Emilia Zarrilli, anche ieri ha ribadito: «Queste sono le indicazioni che ci sono arrivate, non câè altro». Sicuramente al più presto risponderà anche al sindaco ma intanto aggiunge: «Avremo una riunione con il Ministro Minniti il giorno 16 e lì sicuramente si potranno avere ulteriori delucidazioni».