Al danno non seguirà la beffa. Ma la rappresaglia. Quella messa in campo dallâamministrazione targata DâAlessandro che sospende le posizioni organizzative (scadute il 31 dicembre): nessuna alta professionalità sarà rinnovata. Fino a quando non verrà creato un albo e da lì si potranno scegliere i profili migliori, in base a criteri completamente sovvertiti rispetto al passato. Non potevano rimanere inosservate quelle 7.600 bollette inviate per errore dallâufficio tributi ad altrettanti utenti che hanno passato le festività natalizie in fila fuori dagli uffici per dimostrare di aver pagato lâeccedenza del 2011.
La maggior parte di loro era in regola ma un errore nel trasferimento dati da un sistema operativo a un altro ha generato una mole di âevasoriâ da costringere le Poste agli straordinari per consegnare, al limite della scadenza, tutte quelle raccomandate! E già nellâimminenza dei fatti lâassessore Leone si era schierato dalla parte dei cittadini, a cui ogni giorno forniva e fornisce âsostegno moraleâ nei corridoi del municipio, per poi criticare aspra- mente lâoperato dellâufficio.
Al dirigente e al funzionario, infatti, ha chiesto di fare i conti: calcolatrice alla mano devono dire al governo in carica e ai cassinati quanto è costato lâinvio degli accertamenti - tutte raccomandate - per lâeccedenza idrica relativa allâanno 2011. «Dovranno spiegare - aggiunge - anche perché si è arrivati allâultima settimana della scadenza di prescrizione, come è possibile che in questi anni non sia stato creato un database con tutte le utenze e perché dal 2015, data in cui è entrata la nuova società che gestisce il servizio, non si è ottemperato in tal senso».
Nessuno è intoccabile
Lâassessore al personale Leone lancia un messaggio inequivocabile alla macchina amministrati- va: «Non ci sono persone insostituibili né intoccabili. Il Comune deve funzionare e basta». In sostanza «non mi prendo le responsabilità di unâazione promossa dal funzionario che manda 7.600 cartelle a gente che ha pagato e che incontro ogni giorno infila nel corridoio».
Tutte le cartelle, chiaramente, scadevano il 31 dicembre di questâanno, dunque, al limite della prescrizione di legge dei cinque anni. Le domande ora sono altre: «Perché nel 2015 non sono state fatte le verifiche? Perché le lettere non sono state mandate nel 2016?».
Dati allarmanti
Solo negli ultimissimi giorni del 2016 e nei primi due del 2017 sono stati 230 i cittadini che hanno varcato la soglia dellâufficio, tra proteste e malumori. Ed erano tutti in regola con i pagamenti! «Non solo, sono costretti a lunghe file: andavano predisposti due sportelli, invece, câè una sola dipendente».
La politica reagisce e ruggisce Ecco allora che scatta la contromossa. «La politica si è sempre presa le sue responsabilità ma in questo caso No. à stata la macchina amministrativa a generare il problema. Pertanto non ho alcuna intenzione di coprire gli eventuali errori del funzionario e la noncuranza degli uffici preposti. La gente non va vessata con le tasse soprattutto in questo periodo.
Dunque, alla luce di quanto accaduto e della situazione generale delle risorse umane abbiamo deciso, visto che sono scadute, di non rinnovare le posizioni organizzative e indirizzare politicamente il Comune verso lâorganizzazione di un albo di tutte le categorie D, dove in base alle capacità e alla funzionalità dei singoli elementi, attingeremo le PO.
Tutto ciò allo scopo di valorizzare le professionalità e le esigenze di flessibilità nella gestione delle risorse umane. Nessuna alta professionalità verrà confermata, un chiaro messaggio a chi pensa nel Comune ci sono posizioni insostituibili. Siamo nel 2017, ma qualcuno qui al Comune pensa ancora di stare al 1990, pertanto abbiamo intenzione di predisporre tutte le azioni necessarie per attivare lâiter per il pagamento delle imposte comunali e avere lâimmediato riscontro dei versamenti, attraverso il servizio Mav.
Il cittadino, quindi, ipoteticamente, riceverà un bollettino contenente le generalità , lâimporto da versare, la causale e la data di scadenza e un codice di 17 cifre che lo identifica in modo unico nellâatto del pagamento dellâimposta a prescindere dalle modalità con cui versa le somme da corrispondere.
Un ultimo messaggio rivolto a chi pensa che come amministratori stiamo qui a riscaldare le sedie. Noi passiamo, ma la città resta, e noi abbiamo una missione più alta, quella di migliorare la nostra città . Se negli ultimi anni, la politica ha chiuso un occhio, noi gli occhi li apriamo tutti i giorni e coraggiosamente cambiamo quello che si è sempre pensato essere insostituibile». E già ieri pomeriggio la giunta ha approvato una delibera âurgenteâ relativa al futuro albo. Intanto il sindaco, pur in ferie, rimarca il pugno duro. «E non solo su questa storia. Abbiamo intenzione di intervenire in ogni settore».