Caso di sospetta meningite l'ultimo dell'anno ad Alatri, con il passare delle ore e degli esami clinici è però emerso un quadro meno allarmante. Il primo dato è che non si tratta del batterio Meningococco contagioso, bensì di un batterio più comune Streptococco, ma permane la gravità della situazione per lo stesso paziente di 49 anni di Alatri che è ricoverato in gravi condizioni a Roma presso l’Umberto Primo. L'uomo si è sentito male nella giornata del 31 quando il fratello ha deciso di accompagnarlo in ospedale. Aveva la febbre alta e per questo, visti i sintomi, i sanitari del Pronto Soccorso di Alatri hanno deciso il trasferimento prima a Frosinone e poi a Roma, dove i medici stanno esaminando il ceppo batterico che lo ha colpito.

Sembrerebbe encefalite da streptococco (forte infiammazione del cervello causata da un batterio più comune), questa la causa del ricovero a Roma, presso l’Umberto Primo. La conferma giunge dai familiari stessi dopo ulteriori controlli nella giornata di ieri. Si tratta di una forma di meningite batterica con scarso rischio d’infezione sanitaria. Il batterio colpisce e diventa patogeno per il paziente debilitato o con penetrazione da ferita. Sono stati così sottoposti a profilassi per ulteriore e massima precauzione tutti quelli che hanno avuto contatto “diretto”. A queste persone è stata somministrata una pasticca di Ciproxin 500 per contrastare qualsiasi forma di meningite batterica, solo in teoria meno aggressiva e non dipendente dalla vaccinazione. In passato alcune giovanissime erano state colpite da forme simili ecco perché sul tema meningite in generale si ricorda di rispettare il piano vaccinale che prevede la vaccinazione entro il primo anno di vita e aderire alla vaccinazione volontaria per gli adolescenti ma anche gli adulti che vivono in comunità quali caserme, collegi, ospedali. Intanto il 49enne è in osservazione.