Potatura in via Mascagni tra lamentele e decoro urbano. Continua l’opera di cura del verde promossa dall’assessore all’Ambiente Flora Ferrazzoli. Ieri la tappa nella zona Scalo, dove sono state interessate le strade a ridosso della stazione ferroviaria, tra le quali anche via Don Minzoni.

Dopo gli interventi effettuati in via America Latina, viale Marconi e Corso Lazio, la ditta incaricata dal Comune ha proceduto alla ridefinizione delle chiome degli alberi del quartiere, in modo tale da rendere più armonico il contesto, ma anche per prevenire cadute di rami secchi e altri materiali dalle piante. L’Amministrazione, inoltre, ha garantito l’ultimazione delle attività entro i prossimi quindici giorni.

La polemica

Il discorso sembra molto lineare e positivo, se però non si prende in considerazione il punto di vista dei negozianti che hanno trovato poco opportuno fare gli interventi di potatura nel periodo delle festività in strade con una presenza importante di esercizi commerciali. In particolare, Confcommercio ha sottolineato la poca ragionevolezza dimostrata dall’Amministrazione comunale nella scelta della data.

«A tre giorni dal Capodanno chiudere via Don Minzoni e via Mascagni significa bloccare le attività dei commercianti - ha spiegato Cristian Mancini, vicepresidente del Lazio Sud dell’associazione di categoria - Siamo costretti a lamentare come le attività imprenditoriali di questa città siano tenute in così bassa considerazione. Vogliamo e possiamo comprendere tutto, sorge spontaneo, però, chiedersi se era di estrema urgenza potare gli alberi in zona stazione durante il periodo delle festività natalizie. Comprendiamo, che la scelta possa essere stata deliberata sull’opportunità di eseguire lavori in periodo di fermo scolastico - ha aggiunto - Scelta certamente lodevole se non fosse che le attività imprenditoriali in questo periodo, con alle porte il Capodanno, sono in fermento lavorativo tentando di combattere la crisi che ormai attanaglia l’economia non solo nazionale ma soprattutto provinciale, con Frosinone maglia nera nel Lazio. Piccole e medie attività sono costrette a lavorare spesso in emergenza e con disagi creati da chi invece dovrebbe agevolare la vita dei contribuenti - ha concluso - perché è bene rammentare che le attività commerciali della città possono contribuire a sostenere economicamente Frosinone solo qualora abbiano la possibilità di guadagnare lavorando con tranquillità». Insomma, pulizia e manutenzione sì, ma nel rispetto delle esigenze di tutti.