Caso profughi, nuovo atto. Giovedì il ministero dellâInterno ha diffuso lâelenco degli enti autorizzati a proseguire i progetti Sprar per lâaccoglienza. Tra questi, per un ammontare di 619.328 euro, câè lâUnione dei Comuni Antica Terra di Lavoro. La stessa, il cui presidente Antonio Salvati è stato condannato, per la gestione dellâassistenza nel 2011, dalla Corte dei Conti, e che ora rischia di dover subire un processo penale. Lâaccoglienza profughi, pur ribadendo la presunzione di innocenza di fronte a unâinchiesta penale e la possibilità di impugnare la condanna, non definitiva, della Corte dei Conti (a 208.580 euro in favore della protezione civile) porta anche questo.
Lâultimo provvedimento è del giudice delle indagini preliminari del tribunale di Cassino. Il gip Massimo Lo Mastro ha accolto la richiesta di imputazione coatta e ha trasmesso gli atti al pubblico ministero. Questâultimo avrà dieci giorni di tempo per formulare lâimputazione. Dopodiché verrà fissata lâudienza preliminare nella quale un diverso gup dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio. Accolte le richieste dellâavvocato Laura Barberio che rappresenta un gruppo di somali giunti in Italia nel 2011 durante lâemergenza profughi. Il legale aveva presentato opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla procura di Cassino.
Il gip Lo Mastro ha superato tutte le eccezioni della difesa (oltre a Salvati sono indagati il rappresentante legale della cooperativa Noi Arduino Fratarcangeli e lâamministratore unico della Linea alberghiera Giovanni Cirilli, difesi dagli avvocati Dario De Santis, Marco Rossini e Francesco Desideri). Nella precedente udienza, il pm Alfredo Mattei, per accelerare i tempi, aveva deciso non per la revoca della precedente richiesta dâarchiviazione, ma aveva chiesto al gup di sollecitargli lâimputazione coatta. Gran parte della questione ruota sulla sovrafatturazione dei costi sostenuti: per la procura la cooperativa Noi (incaricata dallâUnione senza gara) avrebbe versato alla Linea alberghiera 26 euro a persona, mentre lâhotel avrebbe fatturato 38 euro.
Stando a quanto scrive il gip nellâordinanza i soldi versati sul conto âprofughi Nord Africaâ dellâUnione dei Comuni, «erano stati utilizzati dal presidente per retribuire altri dipendenti dellâUnione dei Comuni assunti dallâUnione in concomitanza con lâattività dâaccoglienza, i quali però non risulta abbiano svolto attività inerenti il progetto». Tale assunzione, per il giudice, «non pare adeguatamente giustificata da reali esigenze». Ciò, a parere del gip, integrerebbe non solo la truffa ma pure unâipotesi di reato di peculato per distrazione.