Non ne voleva proprio sapere di rientrare. Da tempo contestava alcune regole di convivenza interna all’istituto penitenziario cassinate, fondamentali per gestire gli oltre 300 detenuti, fino a quando non ha pensato di dare un “segnale” forte. E pericolosissimo. Per sé e per gli altri.

Un detenuto della casa circondariale San Domenico, nel primo pomeriggio di martedì, ha inscenato la sua vigorosa protesta. Ha dapprima recuperato materiale che potesse ardere come carta, legno e suppellettili utili allo scopo. Poi, ha preso l’accendino dalla tasca e ha dato fuoco. All’interno dell’istituto di via Sferracavalli c’era una manifestazione legata al calendario natalizio, ma questo non ha impedito a un agente della polizia penitenziaria di accorgersi del fuoco, di intervenire prontamente e di dare l’allarme anche ai colleghi. Mentre il fumo iniziava a invadere anche il corridoio dove c’erano tutte le altre celle, il personale stava già intervenendo all’interno della “stanza” del carcerato-piromane riuscendo, con abilità e anche un pizzico di fatica, a riportare pian piano la situazione alla normalità.

La protesta contro il regolamento penitenziario poteva avere conseguenze ben più serie, ma per fortuna e grazie alla celerità d’azione degli agenti tutto si è risolto in breve tempo e senza che nessuno rimanesse ferito. Resta la “ferita” del gesto in un ambiente dove le regole sono necessarie per la buona convivenza di tutti.