In tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre due hanno deciso di raccontare la loro verità . E hanno negato ogni contestazione. Si sono svolti ieri mattina a Cassino gli interrogatori per i cinque arrestati nella maxi operazione dellâArma denominata âFebbre da cavalloâ per la passione dei coinvolti per le corse clandestine. Unâoperazione, coordinata dal sostituto procuratore Roberto Bulgarini Nomi, che ha richiesto lâintervento di una quarantina di militari, impegnati nellâesecuzione delle misure cautelari nei confronti dei 5 indagati (3 uomini e 2 donne) per reati legati alla detenzione di spaccio di sostanze stupefacenti.
Un «sodalizio criminale basato sulla divisione per settore merceologico e per area di vendita al dettaglio, monopolizzando di fatto lâillecito mercato con prezzi âconcorrenzialiâ» secondo quanto ricostruito dai carabinieri. A far saltare fuori il tutto sarebbe stato un pestaggio avvenuto a Sora a Carnevale e mai denunciato. Una violenza riconducibile al mondo degli stupefacenti. Ieri mattina le due donne, rappresentate dallâavvocato Eduardo Rotondi, hanno scelto la strada del silenzio. E lâavvocato ha già annunciato che lunedì presenterà istanza per la sostituzione della misura.
Stessa scelta, quella di avvalersi della facoltà di non rispondere, per uno degli uomini coinvolti, assistito dagli avvocati Lucio Marziale e Francesco Venafro: anche in questo caso i legali andranno davanti al Riesame. Hanno invece negato ogni cosa, rigettando le accuse, i due arrestati assistiti lâuno dallâavvocato Antonio Carugno, lâaltro sempre dallâavvocato Carugno ma in codifesa con lâavvocato Marco Bartolomucci: molte delle circostanze oggetto di contestazione sarebbero state interpretate secondo un senso ânon letteraleâ, ma dando - sempre in base a quanto dichiarato negli interrogatori - una significazione differente. Questo soprattutto in relazione alle conversazioni telefoniche finite nel faldone della procura. Sarà ora il giudice a dover valutare tutti gli elementi e decidere sulle loro posizioni, dopo che le difese ne hanno chiesto la scarcerazione.