Scritte apparse sui muri e poesie che hanno tappezzato le colonne del Comune. Una esplosione di versi che hanno catturato lâattenzione di studenti e cittadini. Una protesta culturale messa in atto dal Mep, il movimento per lâemancipazione della poesia.
«Ad oggi la poesia non possiede, nella volgare società contemporanea, il ruolo che dovrebbe, per ragioni culturali e storiche, spettarle. E non perché essa non sia ancora portatrice della capacità di comunicare e suscitare emozioni, sentimenti e fantasie, quanto perché, sebbene si continui a scriverla, non si continua a leggerla, preferendo basso e vuoto intrattenimento a più nobili e faticosi esercizi dâanimo e di pensiero - spiegano gli attivisti del movimento culturale - Il Mep non intende ridefinire il concetto, si propone di restituire alla poesia il ruolo egemone che le compete sulle altre arti e al contempo di non lasciarla esclusivo appannaggio di una ristretta élite, ma di riportarla alle persone, per le strade e nelle piazze. Gli atti coi quali intendiamo fare ciò sono molteplici, e non disdegniamo la prepotenza di alcuni di essi, poiché contrariamente a una lenta e pacifica opera di sensibilizzazione, azioni di forte impatto sono in grado di sortire immediatamente il proprio effetto».
Gli attivisti sono riusciti nel loro intento, alcune mattine fa sono stati molti i passanti di tutte le età che si sono fermati a leggere i versi affissi in via Lombardia.