I lavori per la realizzazione del nuovo ponte di collegamento tra la zona alta e la zona bassa del capoluogo, con la tecnica ingegneristica del ponte Bailey, sono stati terminati da parte dell’azienda olandese e delle altre imprese che, in circa 40 giorni, sono state impegnate, in diversi turni lavorativi, sull’area dove sorgeva il viadotto Biondi.

L’amministrazione Ottaviani, infatti, in attesa dell’intervento definitivo da parte della Regione Lazio, l’ente deputato alla tutela del dissesto idrogeologico, si è avvalsa del professor Quintilio Napoleoni, per trovare soluzioni alternative che permettessero, almeno, il ripristino della viabilità urbana, tenuto conto dell’importanza strategica del collegamento tra il centro storico e piazzale de Matthaeis. Grazie ad una variante tecnica, quello che era partito come il classico ponte Bailey, per un utilizzo temporaneo, classificabile come ponte di seconda categoria, è stato ora rimodulato elevandolo a ponte di prima categoria, in grado di permettere la carrabilità anche ai veicoli più pesanti, in condizioni di massima sicurezza. Il direttore dei lavori, l’ingegner Alessandro Mirabella, unitamente ai tecnici comunali, all’assessore Tagliaferri, al dirigente Elio Noce e al Rup Benito Caringi, nelle prossime ore, procederanno alla bitumazione dell’intera area, con l’apposizione della nuova segnaletica viaria, predisponendo anche due semafori intelligenti, che permetteranno il transito alternato con l’utilizzo di sensori in grado di rilevare la presenza dei veicoli e di ottimizzare i tempi di percorrenza.

Secondo la tabella del cronoprogramma, fissata dall’amministrazione Ottaviani, l’apertura del ponte dovrebbe tenersi nel prossimo periodo natalizio, potendo costituire un valido supporto per i commercianti, oltre che per i residenti all’interno del perimetro comunale.