Case “marchiate” dopo l’ispezione. Con fiocchi, come quelli notati da una delle vittime della periferia di Cassino, o pezzi di stoffa. Non è una tecnica nuova, anzi. Il problema è legato al fatto che pochi proprietari di casa, quando notano la presenza di elementi “nuovi” sul cancello del palazzo o vicino ai citofoni (in particolar modo segni geometrici) li mettono in correlazione con un colpo che di lì a poco verrà messo a segno. E ci pensano solo a “tragedia” avvenuta. Così come accaduto nella periferia della città martire, quella che si snoda accanto al casello autostradale, collegandosi alla zona Solfegna Cantoni.

L’allarme

I ladri lavorano non più soltanto di notte. C’è quasi uno studio di settore prima di entrare in azione: i delinquenti annotano abitudini, orari, stile di vita delle vittime. Così in quelle famiglie che preferiscono fare la spesa sabato pomeriggio o comunque nel weekend si predilige un orario compatibile con le abitudini, quindi anche in pieno giorno. Il professionista che rientra a casa tardi è la vittima prediletta, anche se quella più “pericolosa” perché in grado di cambiare i suoi piani.

Più rassicuranti gli anziani. Chi deve svaligiare le nostre abitazioni guarda e memorizza tutto, da lontano. Poi, all’occasione, segnala al braccio armato con piccoli elementi (insignificanti all’apparenza) dove il rischio è basso: una sorta di via libera in codice. Così in zona San Nicola chi è entrato in azione poco dopo le 18 dell’altra sera ha visto che c’erano dei fiocchi sul palo davanti un’abitazione. E ha portato via quadri, soldi e oro sapendo di avere gioco facile.

Non è certamente l’unico colpo. L’escalation è sotto gli occhi di tutti: due, tre abitazioni - nella stessa zona - svaligiate poche ore prima. Anche un bar, all’interno di una stazione di servizio, dove sono stati portati via sigarette e il contenuto delle macchinette mangiasoldi. E poi, guardando indietro nel tempo, soprattutto nei weekend (in via San Nicola e Sant’Angelo, via Appia e via Folcara) l’elenco si irrobustisce. «Chiediamo maggiore sicurezza, perché le periferie sono quelle prese più facilmente di mira dalle bande di ladri che soprattutto in questi periodi di festa si dimostrano feroci» l’appello del comitato cittadino Solfegna Cantoni-Cerro-Ponte La Pietra.

L’inseguimento

Nelle stesse ore in cui a Cassino la periferia veniva presa d’assalto dai malfattori, anche tra San Vittore e Cervaro l’offensiva di carabinieri e degli agenti della Metropol di Cassino permetteva di sventare l’ennesimo colpo. Questa volta a essere presa di mira è stata l’abitazione di una coppia di anziani nella periferia di San Vittore del Lazio: quando i ladri hanno tentato di entrare dalla finestra i due proprietari erano all’interno. E hanno fatto scattare l’allarme. Solo l’intervento immediato della Metropol - con il coordinamento delle pattuglie della vigilanza affidato al dirigente Pietro Cellitti e al maresciallo maggiore Antonio Orofino - e dei carabinieri ha permesso di sventare il colpo. I malintenzionati sono fuggiti nelle campagne circostanti, mentre le forze dell’ordine davano vita a una caccia all’uomo per riuscire a bloccarli.