Accoglienza profughi, va in scena la protesta degli attivisti di CasaPound. Una protesta contro chi accoglie e chi gestisce l’accoglienza a Frosinone e provincia. Negli ultimi tempi, stante l’enorme afflusso di profughi sbarcati in Italia alla disperata e poi smistati nelle varie strutture in tutta Italia, si è aperto un grande dibattito sull’argomento. In questo contesto, alla luce anche della campagna elettorale di fatto già in atto nel capoluogo, si inserisce la presa di posizione del movimento.

Ieri mattina, infatti, una delegazione di CasaPound, guidata dal leader e candidato a sindaco alle prossime comunali di Frosinone Fernando Incitti, ha effettuato un sopralluogo «contro», come da loro stessi definito, un centro di accoglienza per profughi in via Valle Fioretta (ora via Conti). «È inaccettabile che mentre innumerevoli famiglie italiane del Frusinate non riescono ad arrivare alla fine del mese o non hanno un tetto sulla testa, e che solo noi di CasaPound aiutiamo con raccolte alimentari e assistenza gratuita, decine di profughi vengano ospitati a Frosinone a spese dei cittadini - dichiara Incitti - Negli ultimi mesi questa città si è riempita di questa gente, che non fa nulla dalla mattina alla sera con smartphone e cuffiette, che commette furti, importuna e crea degrado».

Incitti incalza: «Oggi (ieri per chi legge, ndr) siamo in uno dei tanti appartamenti che ospita finti profughi a Frosinone, per accertarci della situazione e come ci aspettavamo, non abbiamo ricevuto nessuna risposta da parte dei responsabili della cooperativa, mentre l’amministrazione comunale è assente, il centrosinistra e i 5 Stelle che continuano a dire che “bisogna accogliere” e le formazioni di destra sono inesistenti».

Il movimento, pertanto, si erge a difensore dell’italianità contro la presenza, nelle nostre città, degli stranieri. «Come sempre e da anni, nelle piazze e delle strade di questa città a difesa dei cittadini, c’è solo CasaPound - conclude il leader Incitti - la situazione sta arrivando a un punto di non ritorno, e siamo pronti anche ad usare la forza se si continuerà ad accogliere immigrati».