Sfuggiti al blitz, hanno deciso di costituirsi. Due lo hanno fatto bussando direttamente alle porte del carcere. Il terzo si è presentato in questura. Il cerchio sull’operazione “Fireworks”, coordinata dal sostituto procuratore Adolfo Coletta, e condotta da polizia e carabinieri, si è chiuso ieri.

Tra giovedì e venerdì si sono consegnati spontaneamente Antonio Scuderi e Giuseppe Fiorillo, assistiti dagli avvocati Raffaele e Marco Maietta. Ma anche Corrado Naddeo, torna- to appositamente dalla Svizzera dove era emigrato da quale tempo: lo difende l’avvocato Riccardo Masecchia. Ieri intanto sono iniziati gli interrogatori di garanzia.

Bocche cucite: quasi nessuno ha parlato davanti al gip. La maggior parte degli arrestati si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Solo tre, delle undici persone assistite dall’avvocato Giampiero Vellucci, hanno deciso di riferire: a dichiararsi estranei ai fatti sono stati due cittadini albanesi, accusati di essere i fornitori, e Yuri Crecco, il quale ha detto di non aver nulla a che fare con l’organizzazione.

Le strade degli arrestati, quindi, si dividono, a seconda delle strategie: c’è chi guarda al tribunale del Riesame e chi vuole dire la sua. Al momento quello che emerge è una sorta di omertà figlia della paura per eventuali ritorsioni. Ma anche per la conservazione di interessi, legati pure all’assistenza che l’organizzazione ha garantito nel tempo a tutti coloro che hanno beneficiato di un vorticoso giro di denaro.

A tutti è stato contestato di far parte di un’associazione de- dita allo spaccio di stupefacen- ti. Davanti al giudice sono finiti: Gerardo Valenti, 63 anni; Mirko Valenti, 29; Gianpaolo Scuderi, 46; Omar Iaboni, 37; Giuseppe Liburdi, 26; Marco Magliocchetti, 44; Giovanni Scuderi, 24; Massimo Frattali, 25; Juri Celani, 49; Mirko Celani, 25; Alessandreo Reffe, 38; Vittorio Di Maulo, 44; Gerardo Ruspantini, 44; Diego Cupido; Giovanni Cortina, 38; Stefano Di Gennaro, 22; Victor Manuel Ferreira Trigo, 58, venezuelano, di Guidonia; Simona Fiacchi, 46, di Valmontone; Luigi Fortuna, 43; Bruno Grandi, 43; Saverio Grandi, 41; Fabio Grossi, 35; Massimiliano Grossi, 46; Stefano Grossi, 43; Christian Iaboni, 26; Vincenzino Liburdi, 49; Serafino Marco Lombardi, 50; Stefano Mizzoni, 34; Diego Quattrociocchi, 37; Shefit Rrapi, 46, albanese; Christian Reffe, 23; Massimo Reffe, 32; Roberto Roseppi, 38; Ma- rio Sarnino, 60, di Valmontone; Polidor Seliumay, 33, albanese; Gianmarco Stellati, 22; Sandro Terragitti, 56; Emanuele Troiani, 37; Matteo Verdicchio, 21, di aver messo in piedi l’organizzazione.

Il blitz ha riguardato anche altre persone. Permane l’obbligo di firma per Anna Rita Cioffi, 39; Gionni Spada, 39; Palma Spinelli, 33; il divieto di espatrio per Ana Manuela Stroia, 38, romena; Giuseppe Moscato, 62; Christian Mazzocchi, 37; Emanuela Reffe, 41. Divieto di dimora a Frosinone per Ciro Cioffi, 66; Maurizio Pavia, 48. Il collegio difensivo è composto, anche dagli avvocati Enrico Pavia, Tony Ceccarelli, Nicola Ottaviani, Carlo Mariniello, Luigi Tozzi, Antonio Ceccani e Rosario Grieco. L’ultima tranche di interrogatori è fissata a lunedì. Prima di allora il Gip non prenderà, probabilmente, alcuna decisione, aspettando di avere un quadro completo di tutte le posizioni.