Nello stesso giorno commette il reato e viene condannato. È accaduto a Sora nella tarda mattinata di mercoledì quando i carabinieri dell’Aliquota radio- mobile della locale Compagnia hanno tratto in arresto un 26enne residente ad Arce, ma di fatto senza fissa dimora, con l’accusa di rapina impropria.

Una manciata di minuti dopo le 9, il giovane si è introdotto all’interno della sede della società sportiva “Circolo dei fiori” di Isola del Liri. Il suo obiettivo era quello di rubare diversi capi di abbigliamento. E per farlo li ha indossati con disinvoltura. Qualcosa però gli è andato storto. Il ladro è stato infatti scoperto da un dipendente, originario della Guinea, e in quel momento è scattata la violenza: calci e pugni al povero dipendente che hanno permesso al malvivente di dileguarsi. Ma solo per poco.

Dopo l’immediato allarme lanciato attraverso una telefonata al 112, le pattuglie presenti sul territorio hanno iniziato a battere a tappeto tutte le vie di comunicazioni collegate al frequentatissimo circolo isolano, riuscendo dopo circa un’ora di ricerche ad individuare il rapinatore che, a piedi, si stava dirigendo verso Sora. Alla vista dei militari il soggetto, con diversi precedenti di vario genere, ha tentato di darsi nuovamente alla fuga ma grazie alla prontezza dei carabinieri è stato bloccato, ammanettato e portato in caserma dove è stato dichiarato in stato di arresto.

La refurtiva, interamente recuperata, è stata restituita ai proprietari che hanno ringraziato gli uomini in divisa per l’ottimo lavoro svolto. Nello stesso pomeriggio, l’arrestato è stato condotto innanzi al giudice del Tribunale di Cassino e condannato a due anni e otto mesi di reclusione, pena sospesa perché il giovane risulta incensurato. A difenderlo l’avvocato Antonello Quadrini. In queste ore sono in corso ulteriori indagini per approfondire eventuali responsabilità dell’uomo per fatti delittuosi analoghi recentemente avvenuti nella zona.