Due ragazzi ghanesi costretti a dormire in stazione perché non hanno un posto alloggio. Questa la storia di due studenti universitari che ormai si ripete da circa una settimana. La beffa, oltre al danno, è che non si tratta di una storia di povertà ma “semplicemente” di burocrazia.

I due studenti, difatti, hanno fatto regolare domanda di borsa studio, sono risultati vincitori ed hanno anche diritto a posti alloggio alle residenze di Laziodisu all’interno del Campus Folcara dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Eppure, nonostante gli iscritti stanno facendo ormai la spola da diversi giorni tra il centro rapporti internazionali e Adisu Cassino per avere lumi, nessuno riesce a sbrogliare la matassa, a capire qual è il problema e come mai la graduatoria non scorre.

E così i due ragazzi, quando viene sera, una volta terminata la giornata di studio all’Università, sono costretti a recarsi alla stazione ferroviaria di piazza Garibaldi dove ormai dormono da diversi giorni. A confermare che ci sono delle criticità è lo stesso docente Giovanni Porzio, nominato dal rettore Giovanni Betta al centro rapporti internazionali. Che però precisa: «L’Adisu di Cassino sta facendo il possibile ma sono cambiate alcune dinamiche e regolamenti per cui su tali problematiche interviene direttamente la sede centrale di Laziodisu di Roma, gli uffici di Cassino non hanno responsabilità».

Quel che è certo è che da Cassino si sta facendo il possibile, sono scattate le pressioni su Roma per provare a risolvere in maniera definitiva il problema facendo scorrere la graduatoria delle residenze in modo tale che gli studenti la sera possano andare regolarmente a dormire al caldo, nelle stanze che gli spettano di diritto