Intanto sono stati rinviati a sabato gli accertamenti tecnici che dovranno condurre sulle tracce ematiche, sulla trappola killer e sul luogo del ritrovamento del cadavere i carabinieri del Ris.
Dopo esser stato interrogato per dodici ore, in due notti consecutive, dellâOmo, assistito dallâavvocato Nicola Ottaviani, ha ripercorso quanto accaduto mercoledì e giovedì nella zona di âPasso del cinghialeâ. Tra le altre cose, lâarrestato ha ribadito che i dissapori con la vittima erano datati e comunque legati allâuso dei cani allâinterno di una squadra di 30 cacciatori specializzati nel seguire le tracce dei cinghiali. Questo per ribadire lâassoluta involontarietà dellâaccaduto. DellâOmo ha affermato al magistrato che era solito posizionare le trappole esplosive la sera per andare a togliere di buon mattina, proprio per evitare guai. Ma giovedì è stato anticipato da Bondatti. Forse era lì per posizionare delle trappole con il cappio. Lâuomo, inavvertitamente, ha innescato il micidiale marchingegno. Questo gli ha esploso contro dei pallettoni che lo hanno colpito a una gamba e non gli hanno lasciato scampo. Sul punto la relazione della polizia giudiziaria e alcune sommarie informazioni rese tra i residenti sembrerebbero confermare che almeno tre persone abbiano udito le urla del malcapitato. Qualcuno avrebbe addirittura sentito urlare âMi hanno preso a una gambaâ, ma nessuno ha pensato bene di telefonare alle forze dellâordine.
Altro aspetto da valutare è legato alla presenza nella zona di altre trappole micidiali. Anche su questo si concentreranno le indagini. Nel frattempo, causa maltempo e per completare una serie di adempimenti di legge, si è deciso di rinviare a sabato lâincarico affidato ai Ris sulle tracce ematiche, sulla trappola esplosiva (un congegno artigianale formato con un tubo) e sul luogo della morte di Bondatti, che nel frattempo è stato protetto con dei teli per evitare contaminazioni.
I carabinieri del reparto operativo, del Nucleo investigativo e della compagnia di Anagni subito dopo lâaccaduto avevano sentito diverse persone della zona, setacciato lâambiente dei cacciatori, sequestrate e controllate diverse armi. E proprio per aver riscontrato unâanomalia su un fucile di DellâOmo, dal quale mancava la canna, avevano cominciato a sospettare di lui. Piano piano il cerchio si è stretto finché non sono saltate fuori ben tre trappole per cinghiali con tanto di confessione. Da qui il fermo del sospettato al quale sono contestati i reati di omicidio colposo, omissione di soccorso, costruzione, detenzione e porto di arma clandestina. La famiglia Bondatti, dal canto suo, si è affidata agli avvocati Vincenzo Galassi e Debora Fiore.
L'assassino di Bondatti è già agli arresti domiciliari
L'assassino di Bondatti è già agli arresti domiciliari
Ferentino - Ferentino
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