Una canna di fucile mancante. Durante una delle tante perquisizioni seguite alla morte del pensionato di Ferentino Luciano Bondatti è emerso un particolare che ha messo i carabinieri sulla giusta strada. In casa del fermato, Angelo Dell’Omo, da una delle tre armi regolarmente denunciate mancava appunto una canna. Quando ancora non si sapeva che a uccidere il pensionato era stata una trappola artigianale per cinghiali, i carabinieri hanno cominciato a stringere il cerchio. Dell’Omo è stato interrogato per due notti intere. E alla fine ha confessato, facendo ritrovare i congegni killer. L’uomo, tuttavia, continua a ripetere che si è trattato di un incidente. In mattinata avrà modo di spiegarlo al giudice nell’interrogatorio. Nel pomeriggio ci sarà invece l’esame autoptico.

(Ampio servizio nell'edizione in edicola il 14/09/2015)