Un vero e proprio buco nero da riempire quello degli insegnanti di sostegno. Nella città martire, così come in tutta la provincia, queste figure professionali di fondamentale importanza, non ci sono più. Così docenti, genitori e dirigenti scolastici devono trovare soluzioni nel minor tempo possibile assicurando la qualità ai bambini. Un vuoto difficile da gestire nelle scuole materne e alle elementari, dove i bambini hanno bisogno di maggiori attenzioni.

«Questo dato è particolarmente grave - spiega la dottoressa Vincenza Simeone, dirigente scolastica del III Istituto comprensivo di Cassino - Si tratta di docenti che sarebbero potuti essere assunti a tempo indeterminato. Il problema è che non si trovano docenti di sostegno, nelle graduatorie non ci sono». La Simeone gestisce il più vasto numero di scuole della città, quattro materne, Montecifalco, via Arigni, via Donizetti e S. Angelo, tre elementari, San Giovanni Bosco, San Silvestro e S. Angelo e una scuola media, la Diamare. Inoltre la scuola elementare di San Silvestro è la più gettonata su tutto il territorio perché è l’unica ad offrire il tempo prolungato e il sabato libero.

«Le graduatorie non sono al limite, sono esaurite. Se fossero al limite potremmo continuare a nutrire la speranza di avere ancora qualcuno» ha sottolineato amareggiata la Simeone. Molti dirigenti sono così costretti a seguire una strada alternativa o la nomina al personale che fa la messa a disposizione con il titolo, quindi non presenti in graduatoria ma con le competenze riconosciute, oppure, quando sono esaurite anche quelle sulla comune.

«Non possiamo chiedere a nessuno. È necessario riformare altri docenti che possano rientrare in graduatoria. Noi, come istituto, lavoriamo tanto sull’integrazione e sull’inclusione. Mettiamo in campo tutte le risorse per evitare che a farne le spese siano gli alunni. Cerchiamo di venire incontro a tutti, alle famiglie, ai docenti ma al primo posto ci sono i bambini che sono la fascia più debole» ha spiegato la Simeone.

Di parere uguale la professoressa Maria Rosaria Di Palma, dirigente del I Circolo. Tre scuole sotto la sua responsabilità, ma tutte molto numerose, la materna di via Arno, le elementari di via D’Annunzio e la scuola media Di Biasio. «Noi siamo costretti ad aspettare le nomine provinciali. Come dirigenti possiamo fare nomine solo se sono temporanee e non per tutta la durata dell’anno scolastico. Entro il 30 dicembre se ne occupa il provveditorato. Ma il problema vero che non trova una soluzione è che il numero di bambini che necessitano dell’insegnante di sostegno è superiore alla disponibilità effettiva di queste figure - spiega la Di Palma - Solo dopo le nomine del provveditorato e la reale constatazione che non ci sono figure professionali adatte spetta a noi fare le nomine interne alla scuola. Ma anche le graduatorie interne si sono esaurite. Per questo ci sono dei ritardi e nei primi mesi di scuola non ci sono ancora gli insegnanti necessari».

In ogni caso l’insegnante di sostegno non copre l’intero orario di lezione. «Questa figura professionale viene assegnata in aggiunta alla classe, in base ad un piano di lavoro, in base ai certificati medici portati dal bambino che attestano il livello di necessità. In realtà il sostegno viene offerto all’intera classe non al singolo bambino. Tutti i docenti sono contitolari» conclude la dirigente.