Prelevati alcuni campioni del liquame maleodorante finito sulla sponda del Liri per stabilirne la natura e l’eventuale tossicità. Gli esperti dell'Arpa Lazio sono intervenuti in prossimità del fiume, sotto via Gioberti, per effettuare il prelievo del liquame comparso nei giorni scorsi allarmando i residenti della zona. Non è escluso che si possa trattare di scarichi urbani che in realtà non dovrebbero essere riversati nel fiume bensì regolarmente convogliati nella rete fognante.

L’Acea Ato 5 sta effettuando lavori sulle vie Gioberti e Riviera Liri; al di sotto del piano stradale si stanno effettuando opere per la separazione delle acque bianche da quelle nere, con queste ultime che vengono incanalate e scaricate nella fognatura. Potrebbe essere sorto qualche inconveniente durante i lavori, anche perché il cantiere non è stato ancora chiuso. Si tratta però solo di un’ipotesi. Infatti potrebbero non essere quelle le acque nere all’origine dello sversamento nel Liri, cioè potrebbe trattarsi di altri scarichi. In ogni caso urge verificare la natura e l'origine dei liquami maleodoranti rilevati domenica scorsa dai cittadini che camminavano sulla passeggiata di via Gioberti.

«Acquisita la segnalazione, domenica scorsa ho chiamato immediatamente l’Arpa che ha proceduto al sopralluogo ed alla redazione del verbale - spiega il sindaco Marco Galli - La zona è interessata dai lavori di costruzione della nuova condotta fognaria e con Acea, ieri, è stato effettuato un sopralluogo. Stiamo provvedendo a sanare una situazione che si è stratificata nei decenni. La cosa importante - ha sottolineato Galli - è che il liquame non ha raggiunto il fiume, ma ha prodotto un pantano sulla sponda che in quel punto è molto ampia. Attendiamo gli esiti delle analisi e nel frattempo Acea procederà con i lavori che interesseranno ancora il Lungo Liri».

Un intervento importante perché regolarizza la raccolta e lo smaltimento delle acque, mettendo fine agli scarichi inquinante nel fiume.