Massi sulla strada provinciale tra San Giorgio a Liri e Vallemaio. Sindaco e assessore si rimboccano le maniche. Dopo l’albero caduto due notti fa sulla strada comunale nella contrada Pastinovecchio, all’incrocio con la località Date, ieri mattina l’Amministrazione comunale ha dovuto fare di nuovo i conti con il maltempo e in particolare con le raffiche che da giorni coinvolgono tutta la Valle dei Santi.

Come l’altra notte, il sindaco Fabio Merucci e i suoi assessori, non hanno perso tempo. A chiamare la Provincia di Frosinone - che è competente sull'importante arteria locale che collega i comuni di Vallemaio e di San Giorgio, consentendo soprattutto al primo di raggiungere quindi l’autostrada e gli altri centri commerciali e istituzionali - non ci hanno neppure pensato: non c’era tempo da perdere, anche per salvaguardare l’incolumità dei passanti. Immediatamente sono scesi dal palazzo municipale e hanno raggiunto la provinciale, nel punto in cui un automobilista di passaggio aveva segnalato poco prima il movimento franoso.

Quindi, rimboccatisi le maniche, hanno messo in equilibrio il masso, tanto che si è incastrato di nuovo alla perfezione nel muro a secco da cui si era staccato. Finché dura! Non è la prima volta, come si ricorderà, che il tratto di strada è interessato da fenomeni franosi: talvolta, inoltre, sono stati denunciati “furti di pietre”, quelle squadrate che compongono le antiche “macere” e su cui poggia tutto il peso dei terreni e degli alberi soprastanti la carreggiata.

Fabio Merucci, come molti amministratori dei comuni piccoli del Cassinate, come Vallemaio, non è peraltro nuovo a episodi del genere, che possono riguardare anche lo spegnimento degli incendi d’estate o la neve d’inverno. Solo la notte precedente, infatti, insieme a un consigliere comunale, aveva provveduto a recidere una pianta, caduta, a causa di una vera e propria tromba d’aria, in località Pastinovecchio. Imbracciata la motosega, il primo cittadino ha fatto in modo che la circolazione stradale riprendesse al più presto e nessuno rimanesse isolato.