Una mattina come tante per uno studente dell’Istituto San Benedetto, che stava raggiungendo i compagni di scuola al bar per una colazione in compagnia. Ma ieri mattina qualcosa è andato storto e ad attenderlo sulla strada che da piazza Corte si apre su via San Bertario, sede della scuola privata, c’era un ragazzo di poco più grande, un extracomunitario che lo ha minacciato, prima verbalmente, poi sfoderando un coltellino. Probabilmente alla ricerca di denaro o di un cellulare all’ultima moda, il giovane straniero ha cercato di fermare lo studente quindicenne, strappandogli i pantaloni e graffiandogli le gambe con l’arma appuntita.

Il ragazzo è riuscito a liberarsi dalla presa dell’aggressore ed è scappato verso il bar in via Restituta dove lo aspettavano i suoi amici. Immediatamente i presenti hanno chiamato il Commissariato di Polizia di Cassino. Gli agenti sono arrivati in pochi minuti sul posto. Dell’aggressore nessuna traccia.

Gli insegnanti e la dirigente scolastica sono stati avvisati di quanto accaduto all’esterno dell’edificio scolastico. Sono intervenuti anche il primo cittadino D’Alessandro e l’assessore ai servizi sociali Leone. Il ragazzo, visibilmente spaventato, ha atteso l’arrivo dei genitori ed è stato accompagnato al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Scolastica dove il personale sanitario dopo averlo visitato ha emesso una prognosi di sette giorni. Il quindicenne è tornato a scuola per recuperare lo zaino e le sue cose ed è andato a casa.

La dirigente scolastica

La professoressa Concetta Tamburrini, preside dell’Istituto San Benedetto è intervenuta sulla questione: «Purtroppo l’episodio è accaduto in una strada che non è monitorata dalla nostra telecamera. Non è il primo episodio. Ovviamente i nostri studenti sono controllati. I più piccoli vengono accompagnati dai genitori fin dentro l’atrio, i più grandi si ritrovano qualche decina di minuti prima nei pressi dell’ingresso per fare due chiacchiere o fare colazione insieme. Quando si verificano episodi di bullismo anche nei pressi della scuola, i nostri ragazzi ci avvisano subito e allertiamole forze dell’ordine. Gli agenti sono presenti con pattuglie la mattina all’ingresso delle lezioni ma anche all’uscita e monitorano anche il Carducci.

Queste aggressioni però sono molto rare fortunatamente e solitamente accadono di mattina e non nel pomeriggio, quando L’istituto resta aperto per le attività extrascolastiche.

Le mamme e i papà

La vicenda di ieri ha fatto preoccupare tutti i genitori degli studenti dell’Istituto. «Non possiamo più stare tranquilli. Lasciamo i nostri ragazzi qualche minuto prima dell’inizio delle lezioni, sono grandi ormai, adolescenti che escono il sabato per fare una passeggiata con gli amici senza troppi problemi - ha dichiarato una mamma ferma all’uscita di scuola - ma pensare che una cosa del genere possa accadere nel tragitto dall’alimentari all’angolo alla porta della scuola, ci spaventa. Una ventina di metri cosa sono, qualche secondo a piedi per un adolescente impaziente di raggiungere gli amici al bar per rubare qualche minuto di chiacchiere prima delle lezioni. La verità è che non siamo più al sicuro, nessuno lo è anche se viviamo in provincia, siamo nelle stesse condizioni di chi vive nelle periferie delle metropoli».
Senza creare inutili allarmismi per un episodio unico, genitori e personale docente hanno condannato quanto accaduto ieri.