Fumata nera? Con ogni probabilità il Comune di Fiuggi dovrà riaprire i termini dell’avviso pubblico ai fini della nomina dell’amministratore unico della società Acqua e Terme Fiuggi SpA, scaduto il 28 ottobre scorso e all’esito del quale pare sia arrivata una sola candidatura da parte di un professionista della Provincia di Roma.

Fonti istituzionali, peraltro, riferiscono che alla semplice manifestazione d’interesse del professionista non abbia fatto seguito la documentazione obbligatoria e attestante i requisiti richiesti, forse per scelta dello stesso candidato. Sta di fatto che Ilaria Musilli, subentrata a Francesco Pannone durante l’estate, probabilmente dovrà proseguire il suo lavoro anche se la scadenza del suo mandato era stata al 30 settembre scorso e successivamente prorogato al 31 ottobre.

Quindi tutto da rifare? Tra i requisiti richiesti nel curriculum vitae, attestante la necessaria competenza e la compatibilità, tenuto anche conto che l’amministratore unico: «È scelto, oltre che su base fiduciaria – si legge nel bando di evidenza pubblica a firma del sindaco di Fiuggi Fabrizio Martini – considerando preferibilmente competenze personali e le qualità professionali emergenti da titoli di studio posseduti, esperienza amministrativa o direzione in imprese pubbliche come da precedenti incarichi nel settore» e non solo, al fine di individuare la figura più idonea a ricoprire l’incarico: «Il sindaco potrà procedere ad un colloquio con ciascun candidato, ove lo ritenga opportuno». Questi i fatti.

Poi, siccome siamo a Fiuggi, le polemiche non mancano mai. Dove per chi il bando ha emanato, questo non è altro che l’adempimento a degli obblighi di legge nel nome anche della trasparenza nelle società controllate. Per gli oppositori politici, invece l’ennesima dimostrazione di una città allo sbando, dove è diventato persino complicato trovare un amministratore unico da porre alla guida di quello che un tempi di vacche grasse era il polo termale tra i più importanti nel mondo e i professionisti facevano a gara nel candidarsi.

Da parte nostra invece, la speranza è che l’amministratore unico sia presto individuato e che sia di provato spessore. Il momento è delicato con la Sinloc, l’advisor individuato per il piano di rilancio, da qualche mese chiamata a giocare una partita per nulla facile e scontata. Come sempre, in questi casi, nuove e provate esperienze potrebbero risultare anche determinanti.