Operai del Comune di nuovo in piazza Labriola per accertarsi della piena funzionalità della telecamera danneggiata e imbrattata, presumibilmente, dai tre che hanno provato a entrare nel palazzo di Giustizia. Ieri mattina gli addetti del municipio si sono nuovamente recati sul posto per verificare anche il posizionamento e per meglio direzionare le riprese.

Il sabotaggio nella notte di mercoledì è avvenuto con una vernice nera mentre per raggiungere quell’altezza è stato necessario utilizzare una scala. Per verificare se la “mano” sia la stessa, quella che ha reso inoffensivo il sistema di videosorveglianza e quella che ha tentato il colpo al palazzo di Giustizia, si attendono i riscontri portati avanti dal Commissariato di Cassino. Le immagini interne, infatti, potrebbero rivelare importanti verità mentre non è escluso che ci siano anche testimoni, cittadini di passaggio che potrebbero aver visto tre persone “armeggiare” con una scala vicino alla telecamera.

Sempre tre, poi, le persone colte in fragranza dalla polizia mentre tentavano il “colpo” in tribunale. Ma cosa cercavano? E perché proprio quel luogo per entrare? Non è escluso che gli autori del gesto, di cui uno solo identificato e denunciato - sapessero come muoversi all’interno del palazzo di giustizia. E magari conoscevano pure che cosa c’era al di là di quella finestra e quale percorso compiere all’interno per non incorrere nei sistemi di sicurezza. Di certo la polizia ha controllato anche i fascicoli legati ai processi dei giorni precedenti e successivi al fatto, e non solo.

Controffensiva del Comune

Intanto l’allerta sicurezza resta alta. E l’amministrazione risponde con i fatti. Non solo è stata subito ripristinata la telecamera danneggiata ma in meno di 24 ore ne è stata “accesa” già un’altra - in una posizione sensibile - mentre si lavora al posizionamento di una terza. Ma i progetti sono ancora più lungimiranti.

Lo aveva già detto il sindaco e ora lo conferma anche il suo vice e assessore Carmelo Palombo: «Piazza Labriola deve essere messa sotto controllo. Stiamo lavorando in maniera ancora più incisiva per evitare qualsiasi tipo di abuso, dalla microcriminalità alla movida molesta». E mentre gli investigatori svolgono il loro lavoro senza sosta, l’amministrazione comunale è decisa a fare la sua parte e si mobilita per restituire la piena tranquillità al centro urbano.