La paura corre sul web. Sono passati pochi secondi dalle scosse di terremoto e subito su Facebook sono partiti i commenti.
Mentre la macchina dei soccorsi si mette in moto, sui social si moltiplicano i messaggi delle persone che la scossa l’hanno sentita mentre erano in casa, in ufficio o in strada e che subito cliccano sulla rete per sfogarsi e raccontare la propria esperienza traumatica. Abbracci virtuali in un momento drammatico, quando è ancora fresco nelle menti di tutti il ricordo
della tragedia di Amatrice.

Come spesso accade in questi casi, ognuno pensa alla propria famiglia, agli amici, a chi, magari, per ragioni di lavoro o di studio, si trova vicino ai luoghi dell’epicentro. C’è chi si dice fortunato perché, in quel momento, non c’era. Come Francesca di Ceccano, studentessa della Facoltà di medicina di Perugia, sede distaccata di Terni, che al momento della scossa era nella capitale: «Ero a Roma per assistere alla laurea del mio fidanzato – ha detto poco dopo la prima scossa – Ho subito chiamato
le mie amiche a Terni. Molta la paura, ma fortunatamente stanno tutte bene. Le scosse si sono sentite fortissime anche qui». C

C’è chi, spaventato, chiede cosa stia accadendo davvero, come Paolo di Alatri: «Ma saranno normali tutte queste scosse di intensità anche rilevante come oggi? Nei giorni passati nella zona di Firenze ci sono state scosse da 3.1 in su e oggi 5.4 zona Macerata. Ci sono un continuo di scosse: si sta spaccando l’Italia centrale e non ce lo hanno detto?». Anche a Frosinone le scosse sono state avvertite molto bene e in tantissimi del capoluogo hanno lasciato la loro testimonianza. Patrizia, residente nel centro storico, era a casa da sola: «Stavo riposando. Mi ha svegliato il rumore delle tazzine sulla macchina del caffè. Le scosse si sono sentite forti e lunghe, soprattutto la seconda, per proteggermi mi sono messa sotto al tavolo della cucina».

La testimonianza da Perugia

«Ero sul divano a leggere e improvvisamente si è mosso tutto: soprammobili, lampadari, tavolo. È stato terribile». La testimonianza di Laura arriva da Perugia. Nell’appartamento lei vive con Gabriele di Arce che, al momento della scossa, era in casa. In quella zona il terremoto è stato avvertito molto bene. «Subito ho provato a contattare i miei genitori che vivono ad Umbertide – ha detto la ragazza – ma le linee erano in tilt e ho avuto davvero paura. Fortunatamente non si sono verificati danni, ma èstato un momento terrificante». A Perugia, distante una sessantina di chilometri dall’epicentro, vivono molti ragazzi ciociari che frequentano l’università: in tanti sono scesi in strada, temendo nuove scosse.