Una folle notte. Trascorsa a fuggire ai carabinieri che cercavano di bloccarlo. Una corsa, per venti chilometri, inseguito da quattro pattuglie dell’Arma, dettata dalla paura di essere fermato perché guidava senza patente. Ma la notte brava di un automobilista frusinate si è conclusa con l’arresto per violenza e resistenza aggravata a pubblico ufficiale, falsa attestazione sulla propria identità personale, nonché guida senza patente in recidiva e sotto l’effetto di sostanza stupefacenti. L’uomo, un piccolo imprenditore di 35 anni del capoluogo, alla fine, infatti, è stato bloccato dai carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia di Anagni. Ora è agli arresti domiciliari.

Il protagonista di questa vicenda era stato fermato in un primo momento nella zona industriale di Ferentino per un controllo. Era alla guida di una Smart, con la quale si dava a una precipitosa fuga dopo aver fornito ai carabinieri delle false generalità. Un modo per sfuggire alle verifiche sul reale possesso della patente. A quel punto i militari dell’Arma si mettevano all’inseguimento dell’auto, che, a tutta velocità, cercava di dileguarsi. Dopo aver tenuto testa a ben quattro pattuglie dei carabinieri e aver percorso venti chilometri, l’uomo veniva alla fine bloccato quasi alla fine del territorio di Alatri. Non contento, dopo essere sceso dal veicolo, stando alle accuse che gli sono costate l’arresto, aggrediva i carabinieri a calci e pugni, venendo bloccato dopo una breve colluttazione.

Il 35enne è stato denunciato per guida in stato di alterazione psicofisica poiché rifiutava di sottoporsi agli accertamenti relativi, nonché per guida senza patente in recidiva, in quanto il documento gli era stato già revocato dal prefetto di Frosinone.
Ieri, davanti al giudice Ida Logoluso si è svolta l’udienza di convalida dell’imprenditore, difeso dall’avvocato Nicola Ottaviani.

L’uomo si è difeso negando di aver voluto speronare le auto dei carabinieri, come gli è stato contestato. Ha poi confermato di esser scappato per paura, soprattutto per il timore di viaggiare senza patente. Il giudice ha convalidato l’arresto e lo ha mandato ai domiciliari in attesa del processo per direttissima che sarà celebrato il 25 novembre.