Acea Ato 5 ha depositato il ricorso al Consiglio di Stato contro l'ordinanza del sindaco Carlo Maria D'Alessandro, firmata il 10 settembre scorso.

Nel provvedimento del sindaco di Cassino venivano invitati gli uffici tecnici a proseguire la gestione degli impianti idrici fino a quando il gestore privato non avesse dimostrato di avere fonti di approvvigionamento proprie.

Un'ordinanza subito "condannata" dal presidente di Acea e che di fatto ha bloccato la cessione dell'acquedotto. Ora i vertici della società, legittimati a subentrare al Comune nella gestione idrica, hanno presentato il proprio ricorso che, nelle ultime ore, è stato notificato allo stesso ente di piazza De Gasperi. Si riaccende così la "guerra" tra Comune di Cassino e Acea Ato 5.