Una edizione che rappresenterà la fusione trapassato e futuro. A Pontecorvo si scaldano i motori per il carnevale pontecorvese che, questâanno, taglia il traguardo dei 65 anni. Sabato scorso si è tenuto il primo incontro tra amministrazione e carristi. Una riunione che ha gettato le basi per la nuova edizione che si propone di essere una sintesi tra lâedizione dello scorso anno che ha riscosso un notevole successo e le tradizioni del passato.
«Dopo lâedizione 2.0, come è stata definita quella del 2016, ci prepariamo alla ricorrenza del sessantacinquesimo anno con unâedizione 2.0.1. Una sintesi tra passato e futuro facendo un passo indietro, con il ritorno alle tradizionali sfilate cittadine, ma con lo sguardo fisso al futuro con un ricco programma di eventi di contorno che arricchiranno e contorneranno le due domeniche di festa, il 19 e il 26 febbraio â ha affermato il vicesindaco Moira Rotondo - Ci siamo assunti il rischio di unâedizione nuova e sicuramente coraggiosa lâanno scorso e altrettanto vogliamo sperimentare questâanno. Siamo unâamministrazione giovane che vuole provare a testare ogni possibile soluzione prima di decidere quale sia la strada migliore. I risultati e le presenze del 2016 ci lasciano ben sperare siamo convinti delle enormi potenzialità del nostro carnevale e vorremmo provare a realizzare quanto rimasto inattuato lo scorso anno. Ci sono decine di iniziative e progetti per il coinvolgimento della cittadinanza e lâabbellimento del paese che vorremmo veder realizzati questâanno. Abbiamo già incontrato i maestri carristi che hanno realizzato le grandiose opere dellâultima edizione per sondare la loro disponibilità trovando un lusinghiero riscontro».
Un evento importante che vedrà la collaborazione fattiva di amministrazione, pro loco, associazioni del territorio e cittadini. Oltre a incrementare la sinergia con il carnevale di Viareggio che, anche questâanno, vedrà la partecipazione del pontecorvese Pietro Pulcini. «Siamo sempre più convinti che il Carnevale pontecorvese non sia e non possa essere considerato semplicemente una festa di febbraio â conclude il vicesindaco Rotondo - per questa ragione continuiamo a lavorare per la costituzione di una fondazione o comunque di un ente autonomo che lavori tutto lâanno per questo evento, che rimane un obiettivo di questa amministrazione».