Non solo le strade dissestate. Come se non bastassero i disagi legati al ritardo con cui sono partiti i lavori sulle arterie della zona industriale di Fca, ora si palesano nuove difficoltà per chi percorre quasi giornalmente quelle vie. Questa volta legati alla toponomastica.

Le strade delle aziende dell’indotto Fca e non solo, sono infatti prive di denominazione tanto che, nonostante navigatori e tomtom, moti fornitori non riescono a raggiungere le fabbriche che si sono dovute attrezzate con alcuni dipendenti che dedicano ore della loro giornata lavorativa per spiegare l’itinerario da seguire ai clienti che devono raggiungere il sito per scaricare o caricare la merce. Un problema non di poco conto quello della toponomastica che, andando a scavare tra le carte del comune, investe anche il centro cittadino e alcune frazioni, non solo l’area industriale.

Il 21 luglio dell’anno scorso il Consiglio comunale ha approvato il regola- mento per gli adempimenti toponomastici ed ecografici, che norma l’intera materia dell’onomastica stradale, la composizione della Commissione per la toponomastica, le procedure per le nuove denominazioni, la metodologia per l’attribuzione della numerazione civica esterna ed interna e gli obblighi dei proprietari.

«Questo strumento normativo – dichiarò l’allora assessore Igor Fonte – si è reso necessario perché, pur esistendo già un ufficio preposto, mancavano delle regole certe soprattutto per la richiesta e il rilascio dei numeri civici. Si è giunti all’approvazione di un regolamento richiesto da molti cittadini che rappresenta un grande passo in avanti anche per ragioni di natura pratica legate ad esempio alla semplice ricezione della posta. E adesso per quanto concerne le nuove intitolazioni sarà possibile presentare un’apposita richiesta agli uffici corredata da motivazione, documentazione biografica sulla persona, deceduta da almeno 10 anni, di cui si vuole onorare la memoria».

Il regolamento, però, è rimasto solo su carta, da allora non si è proceduto ad intitolare nuove strade e numeri civici alle arterie sprovviste. Sia al centro cittadino che, appunto, nella zona industriale.