«Bisogna distinguere il caso giudiziario da quello amministrativo. Non sono casi che si incrociano e non vanno lâuno in conflitto con lâaltro e nemmeno sullo stesso binario, vanno in due binari paralleli. Il caso giudiziario segue la sua via per mezzo della Procura della Repubblica; il caso del Tar è completamente diverso perché si tratta di errori di trascrizione sui verbali, che è unâaltra cosa».
A fare chiarezza sulla vicenda dei presunti brogli elettorali è il sindaco Carlo Maria DâAlessandro. Incalzato dai cronisti al termine della conferenza stampa nel corso della quale ha illustrato lâoperato dei suoi primi cento giorni di consiliatura, il sindaco ha evidenziato: «Credo sia giusto mi diate atto - a me e alla mia squadra - di aver mantenuto in questi giorni un profilo altamente istituzionale. Abbiamo fatto un solo comunicato nel quale abbiamo detto di attendere cosa decide la magistratura. Una sola cosa chiediamo: che la Procura faccia chiarezza nel più breve tempo possibile. Abbiamo molta fiducia nella magistratura e anche se ci sono stati articoli negli ultimi giorni degli articoli di giornale molto vantaggiosi nei nostri confronti, noi non abbiamo voluto cavalcare alcunchè».
Poi, a proposito del ricorso al Tar dove si chiede di tornare al voto, DâAlessandro non ha mancato di sottolineare alcuni paradossi: «Petrarcone chiede di tornare al voto in tutte e 33 le sezioni o in 18 di esse. Mi lascia perplesso il fatto che, non avendo io nominato i presidenti di seggio perchè lo ha fatto la Corte dâAppello; i supplenti perchè lo ha fatto Petrarcone; gli scrutatori perchè lo ha fatto la commissione elettorale sulla quale io non avevo nessun potere discrezionale; è bene evidenziareche delle18 sezioni incriminate, 8 di queste sono quelle in cui il presidente è stato nominato dallâex sindaco».
Intanto oggi la Procura ascolterà lâex assessore Igor Fonte - presidente della commissione elettorale - quale persona informata sui fatti. Tensione alle stelle tra i vari schieramenti.