La strada di collegamento tra viale Michelangelo e viale Olimpia, che sarà a servizio del costruendo stadio “Benito Stirpe”, finisce al Tar. Il Comune di Frosinone, infatti, ha dato mandato all’avvocato dell’Ente, Marina Giannetti, di impugnare davanti ai giudici amministrativi il provvedimento del 13 giugno scorso con cui la Soprintendenza per la salvaguardia dei beni e delle attività culturali e del turismo - Direzione Regionale Belle Arti e Paesaggio per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo ha espresso, in buona sostanza, parere negativo sulla realizzazione dell’arteria voluta da Questura e Prefettura per motivi di ordine pubblico per agevolare l’afflusso e il deflusso delle tifoserie ospiti, in maniera da evitare qualsiasi possibilità di contatto con i supporter locali.

Sulla zona, in cui insiste il tracciato previsto dal progetto, esiste un vincolo boschivo e paesaggistico. In particolare la realizzazione della strada comporterebbe la rimozione di un paio di querce e di qualche pianta di acacia che, a quanto pare, godrebbero di una particolare tutela. Il Comune aveva proposto alla Soprintendenza la ricollocazione delle piante a pochi metri di distanza e comunque la piantumazione di nuovi alberi sempre nelle vicinanze, così come accaduto, nel recente passato, nel capoluogo e in una miriade di altri casi, per i quali obiezioni di sorta non sono state sollevate, in diversi comuni del Lazio.

Tra l’altro, la zona del Casaleno risulta fortemente urbanizzata per la presenza di strade, dello stadio, del palazzetto dello sport, della nuova sede del Provveditorato agli studi e del Conservatorio per cui risulterebbe quantomeno singolare parlare di zona boschiva. L’idea del Comune, comunque, non è piaciuta all’organismo di derivazione regionale che ha detto “no”. L’arteria, che sarà ricavata tra il Palasport e il Provveditorato, come detto, collegherà viale Michelangelo, che fiancheggia il Conservatorio “Licinio Refice”, con viale Olimpia, dove si svolge attualmente il mercato settimanale, e servirà ad assicurare un tragitto diverso e indipendente alle tifoserie ospiti.

Il costo complessivo dell’opera, 624.134,38 euro, sarà a totale carico di un privato che realizzerà, sempre nella zona, un albergo-centro sportivo e un campo da golf mediante la ristrutturazione di un edificio industriale dismesso. La pratica ha già ottenuto l’autorizzazione sismica della Regione Lazio, ma non ha avuto quella paesaggistica. Adesso sarà il Tar a dirimere la questione. Certo è che ciò comporterà un allungamento dei tempi, anche se la realizzazione della strada non avrà alcuna influenza sui tempi di apertura e sulla fruibilità del nuovo stadio di Frosinone e del Frosinone.