Un premio all’imprenditoria femminile, nei settori dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura, del commercio e dei servizi. Questa è l’idea che la Camera di Commercio di Frosinone, assieme al Comitato per l’imprenditoria femminile, intende sposare. Il progetto è stato presentato ieri mattina, presso la sede della Camera di Commercio del capoluogo.

Alla conferenza hanno preso parte il Presidente Marcello Pigliacelli, il Direttore dell’area di formazione Aspiin Norberto Ambrosetti, il presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile Luisa Magnante e Maria Grazia D’Onorio, anche lei del Comitato nonché membro della Giunta e del Consiglio Camerale. A rompere il ghiaccio è stato Norberto Ambrosetti, il quale ha ringraziato i presenti e le molte imprenditrici accorse: «Il premio “Donna Impresa” non vuol essere uno spot, ma un impegno concreto da ripetere tutti gli anni. Chi è interessato raccoglierà il nostro bando per entrare tra i contendenti, aprendo un iter che ci porterà a consegnare il premio nel Gennaio 2017».

Ambrosetti ha poi lasciato la parola a Marcello Pigliacelli. Quest’ultimo ci ha tenuto a dire che in “Donna Impresa 2016” crede molto e non lo considera un riconoscimento come tutti gli altri. Questo, secondo il leader della Camera di Commercio, è anzi un elemento che ha tanti significati, perché è stato fortemente voluto dal Comitato per l’imprenditoria femminile, un gruppo fatto da attiviste che Pigliacelli conosce bene e di cui apprezza sinceramente il valore.

«Il lavoro delle donne è prezioso» ha detto Pigliacelli « e vanno aiutate e anche valorizzate». L’impegno a includere sempre di più il gentil sesso nel tessuto sociale e produttivo è sincero e non si ferma alla creazione di “Donna Impresa”, ma va al di là: infatti, proprio ieri durante la conferenza, Pigliacelli ha fatto sapere che punta a far entrare un’altra donna nella Giunta Camerale e ad avere presto, nello stesso organo, una lei come vicepresidente. La proposta di nomina di un vicepresidente rosa è stata già inoltrata e si attende solo l’approvazione formale della Regione Lazio.

Quindi è intervenuta Luisa Magnante, che si è soffermata sulle finalità del progetto. L’i ntento, ha spiegato, non è consegnare l’alloro a chi ha l’impresa più grande o più famosa, bensì gratificare e sostenere quelle donne originali e risolute, facendo sentire tutto l’affetto e la stima che la comunità ha per loro e così alleviando i comuni sensi di colpa (spesso immotivati), che molte manager hanno per il fatto che trascurano la famiglia e gli affetti. La condizione di donne di successo, ma allo stesso tempo anche di madri e mogli, è invece un aspetto che secondo la Magnante deve essere apprezzato e raccontato. I

l Presidente del Comitato ha poi annunciato che uno specifico “sportello donna” è in fase di creazione presso la Camera e appunto servirà a fornire tutto il supporto disponibile alle imprenditrici che ne hanno bisogno. Maria Grazia D’Onorio, infine, ha posto l’accento sulle parole della Magnante, sottolineandone il significato sociale. Sono valori che anche lei condivide a pieno e che si impegnerà a promuovere con positività, sospinta dall’ottimismo che “Donna Impresa 2016” le sta dando.

Il convegno è stato archiviato da una nota di Marcello Pigliacelli, inerente ai dati dell’attività imprenditoriale femminile. Ad oggi nel nostro territorio il 17% delle attività sono capitanate da donne, un ottimo numero, anche migliore di quello della media nazionale, che si attesta al 14%. La partecipazione al bando avverrà per autocandidatura, c’è tempo fino 15 novembre per iscriversi.