Sarà interrogato questa mattina Felice Lucchetti. L’ex presidente del Ceccano e dell’Isolaliri calcio, assistito dall’avvocato Giampiero Vellucci, dovrà chiarire i suoi rapporti con il gruppo di napoletani che in Ciociaria avevano concluso l’acquisto di una grossa partita di sostanza stupefacente.

Nel corso dell’operazione tra Frosinone, Ceccano e Arnara polizia e carabinieri hanno sequestrato oltre quaranta chili di hashish e cocaina, destinate a alimentare il mercato di Napoli (e questa è una novità sulla quale si concentrano ulteriori investigazioni), di Frosinone e del Basso Lazio. Un business da almeno 2 milioni di euro per la sola cocaina, cui si aggiungono altri seicentomila euro per l’hashish. È lecito supporre che il deposito di Arnara utilizzato per nascondere cocaina e hashish fosse tenuto sotto osservazione. E che al momento opportuno sia scattato il blitz per bloccare custodi, venditori e compratori. Questi ultimi la droga l’avrebbero rivenduta agli spacciatori che ne dovevano curare la vendita.

I sei arrestati erano stati bloccati a bordo di tre distinte auto. Il sestetto era seguito dalle forze dell’ordine. Quando hanno capito che lo scambio c’era stato e i campani si preparavano a riprendere l’autostrada per trasportare il carico di droga è scattato il blitz. All’altezza dell’autostrada in manette sono finiti i partenopei, mentre a Ceccano, sulla terza vettura, erano stati bloccati Lucchetti e Nambuletto. Sull’auto diretta a Napoli, in un sacco c’erano venti chili di hashish. Il resto, dieci chili di hashish e undici di cocaina, era in un immobile in stato di abbandono di Arnara.

In un appartamento di Ceccano sono stati sequestrati 30 mila euro, ritenuti parte dell’acquisto dell’hashish. Le indagini sono state condotte dalla squadra mobile, dal commissariato di Cassino e dalla sottosezione A1 della polstrada di Frosinone nonché dai carabinieri del Nucleo investigativo di Frosinone e della compagnia di Cassino.