Nove ore in attesa al Pronto Soccorso del Santa Scolastica di Cassino con una bimba di due anni caduta in casa e con vistoso taglio sotto il mento. Il papà, esasperato e preoccupato, ha dovuto alzare la voce affinché la piccola venisse visitata. Una vera e propria odissea quella vissuta da una coppia di genitori di Picinisco.

Nel primo pomeriggio di lunedì scorso, infatti, la piccola è caduta accidentalmente in casa, riportando una ferita sotto il mento. La mamma ha portato la piccola al pronto soccorso del Santa Scolastica di Cassino per farla visitare ed, eventualmente, capire se fossero necessari dei punti di sutura. Senza prevedere che sarebbe rimasta tutto quel tempo nella struttura sanitaria. La bambina è stata infatti sottoposta al triage alle 15.07 e da lì è iniziata la lunga attesa. Nella sala inoltre non c’era nemmeno lo schermo video per controllare l’avanzamento delle visite: solo un televisore peraltro spento.

Più tardi al pronto soccorso è arrivato anche il marito: la coppia è uscita dalla sala del pronto soccorso alle 23.53 con la piccina stremata dalla lunghissima attesa. Ieri mattina, però, l’uomo si è recato negli uffici dell’Urp dell’ospedale cassinate e ha stilato un lungo resoconto nel quale ha chiesto spiegazioni per quanto accaduto quel pomeriggio.

«Non posso credere di aver dovuto aspettare tutto quel tempo con una bimba così piccola – ha raccontato il papà -. Quando sono arrivato mia moglie mi ha detto che pensava che fosse un codice verde, ma non le era stato assegnato nulla. Non potevo credere che all’ospedale di Cassino ci fossero così poca organizzazione e così poco rispetto per gli utenti. Poi la mia rabbia è aumentata quando ho visto che in un altro caso, aveva funzionato un’alzata di voce. A quel punto ho deciso di fare lo stesso anch’io. Quello che mi chiedo - ha sottolineato il genitore - è come sia possibile che a una bimba di due anni non sia stata data la precedenza appena arrivata e poi alla ragazza, arrivata molto più tardi, sì? Ora voglio sapere se la procedura adottata sia stata regolare».