Colpi continui nelle aziende dell’area industriale del Cassinate, in quella rete di piccole e medie aziende che costituiscono il cuore vivo dell’economia locale. Quelle che hanno retto alla spallata della crisi, risultano fortemente sfibrate dai costanti raid messi a segno soprattutto durante la notte.

Alcune si sono dotate di sistemi di sorveglianza sofisticati. Altre, invece, hanno cercato di difendersi dalle incursioni attraverso un controllo continuo con l’aiuto delle forze dell’ordine. I militari della Compagnia di Cassino, in sinergia con la Stazione di Piedimonte, hanno bloccato quello che ritengono essere un “vampiro” da cantiere.

L’operazione

A far scattare il livello di guardia erano state le segnalazioni delle attività del polo industriale cassinate. Nelle mire dei vampiri di oro nero proprio il carburante delle macchine dei diversi cantieri. Gli uomini del maggiore De Luca e del tenente Grio hanno dichiarato guerra ai responsabili, procedendo in controlli più approfonditi. Proprio durante un accertamento posto in essere a Piedimonte San Germano i militari hanno scoperto una cosa molto interessante. E hanno dato il via ad appostamenti e pedinamenti.

La pista

Nell’auto di un trentasettenne di Piedimonte i carabinieri hanno infatti notato diverse taniche vuote e materiale usato per asportare il carburante. E la loro intuizione, vista anche la vicinanza con un cantiere dove si trovavano diversi mezzi industriali e cisterne contenenti ingenti quantità di carburante, ha permesso di cavalcare una pista sicura. Il trentasettenne di Piedimonte (come ricostruito dai militari) dopo il controllo avrebbe infatti deciso di raggiungere la ricca azienda e mettere in atto il suo piano.

Non è servito molto ai militari per intuire che fossero sulla pista giusta: il giovane è stato trovato con le mani nel sacco: al loro ingresso nel cantiere, il trentasettenne stava asportando del gasolio per autotrazione. La refurtiva, circa 150 litri di carburante, è stata restituita ai proprietari. L’uomo è stato arrestato per furto aggravato e sottoposto ai domiciliari in attesa della direttissima. Indagini in corso per capire se possa esserci o meno attinenza con gli altri colpi registrati in zona.