Uso di valori di bollo contraffatti o alterati. Ã questa lâipotesi degli inquirenti del palazzo di giustizia di piazza Labriola che, nelle scorse ore - su richiesta del pm Alfredo Mattei - hanno eseguito una serie di perquisizioni allâinterno di una agenzia che si occupa di vendite di auto nel Cassinate.
Nel mirino della magistratura alcuni valori bollati che non sarebbero risultati âa normaâ. A finire nei guai, con la notifica nelle scorse ore di un avviso di conclusione delle indagini preliminari, è un trentenne originario di Piedimonte San Germano.
Al giovane è stato contestato di aver apposto o di aver fatto apporre valori di bollo contraffatti su diversi atti di vendita relativi ad altrettanti veicoli, atti effettuati presso unâagenzia del Cassinate. Marche da bollo che, dal controllo incrociato condotto dallâAci attraverso lâinterrogazione dellâAgenzia delle Entrate - sarebbero state invece emesse per un valore o in date differenti rispetto a quanto riportato dal contrassegno telematico degli stessi valori.
In uno dei casi contestati, ad esempio, una marca da bollo del valore di 12 o 16 euro sarebbe corrisposta solo a 0.26 euro. Per questo sono state effettuate alcune perquisizioni nellâattività , ma anche nellâabitazione del ragazzo (in questo caso dagli esiti negativi) per stabilire se le ipotesi legate a un presunto giro di âpratiche sospetteâ potesse trovare o meno un fondamento.
Ora il giovane, rappresentato dallâavvocato Francesco Malafronte, potrà produrre memorie difensive o chiedere di essere ascoltato secondo i termini di legge. E chiarire la propria posizione in merito alle accuse mosse nei suoi confronti.