La sentenza è attesa per il pomeriggio odierno: la Camera di Consiglio si riunirà già in mattinata e al termine dellâudienza deciderà se accogliere o meno il ricorso presentato dal sindaco Carlo Maria DâAlessandro contro la nomina del commissario e il verbale di insediamento del dottor Raio.
«Due i passaggi fondamentali: il primo è che sotto il profilo cautelare âil Consiglio di Stato non ha ritenuto sussistere i presupposti per sospendere gli atti immediatamente però ha ben precisato che âin ogni caso gli enti interessati dovranno adottare ogni opportuna e doverosa cautela per evitare qualsiasi interruzione del servizio idrico nelle more della trattazione della richiesta cautelare allâudienza collegiale in camera di consiglio dellâ8 settembre» commentava il primo cittadino il 29 luglio scorso quando è stata comunicata al Comune lâudienza fissata per oggi.
E oggi DâAlessandro preferisce non aggiungere altro: «Non voglio in alcun modo condizionare i giudici. Noi siamo convinti della bontà delle nostre tesi e attendiamo fiduciosi. In caso di bocciatura del ricorso cosa faremo? Già lâaltra volta avevo detto di avere un piano B; qualcuno ha sorriso ma quella di oggi è la prova che il piano câera. Alla vigilia della sentenza ribadisco lo stesso concetto: non ci arrenderemo, lâamministrazione ha già un altro piano B».
Oltre che lâamministrazione ci sono già le forze della società civile ed alcune forze politiche pronti a fare le barricate e clamorose proteste contro lâavanzata della società che gestisce il servizio idrico. Ma una cosa è certa: dopo oggi dovrebbe definitivamente calare il sipario sulla telenovela giudiziaria. Potrebbe però alzarsi su un altro palcoscenico dove la battaglia andrà avanti a colpi di dure sciabolate e non più in punta di fioretto.