Fucili, due mazze chiodate artigianali e svariati proiettili. Questo l’arsenale trovato in casa del ventiquattrenne di Villa Santa Lucia che giovedì era entrato armato di pistola in un supermarket nel centro di Cassino intimando alla cassiera di farsi consegnare l’incasso della giornata. Ben 1.200 euro il bottino, ma il giovane era stato subito fermato dall’intervento congiunto tra i carabinieri della compagnia di Cassino, agli ordini del maggiore De Luca e del tenente Grio, e la polizia di Cassino, coordinata dal dottor Donadio.

Ora dopo l’arresto con l’a ccusa di rapina aggravata, porto abusivo d’arma e minaccia a mano armata, per il ventiquattrenne i guai aumentano: denunciato per detenzione abusiva di armi, insieme alla madre. Ieri i militari del comando stazione carabinieri di Piedimonte San Germano, congiuntamente al personale del Norm della Compagnia di Cassino e del locale commissariato di Polizia di Stato a conclusione delle indagini, hanno denunciato in stato di libertà per “detenzione abusiva di armi o munizioni” e “omessa custodia di armi”, il ventiquattrenne già tratto in arresto per la rapina e la madre convivente. La denuncia è scattata dopo una perquisizione nell’abitazione del giovane eseguita immediatamente dopo la rapina.

Gli agenti insieme ai militari hanno rinvenuto all’interno della camera da letto dell’arrestato un vero e proprio arsenale: 4 cartucce a palla calibro 12, 61 proiettili calibro 22, illegalmente detenuti e due mazze chiodate artigianali. A quel punto le forze dell’ordine hanno esteso il controllo anche alle altre stanze dell’abitazione e hanno scoperto che nell’armadio metallico della madre, titolare di porto d’armi, mancavano 5 fucili regolarmente denunciati alla locale autorità di pubblica sicurezza. Invece un sesto fucile, regolarmente denunciato, non era custodito secondo la normativa vigente in materia.

Nuovi guai quindi per il giovane fermato subito dopo la rapina con la refurtiva e una pistola 765 con il colpo in canna, la stessa arma secondo gli investigatori con la quale pochi minuti prima aveva commesso la rapina. Il ragazzo, infatti, si era nascosto all’interno di un palazzo disabitato poco lontano dal supermercato. Lì le forze dell’ordine erano riuscite a individuarlo e a circondarlo.