«Il Comune di Cassino è inadempiente». Nella giornata di giovedì primo settembre sono scaduti i termini entro cui il sindaco D’Alessandro avrebbe dovuto consegnare al gestore privato, Acea, gli elenchi delle utenze servite dall’acquedotto comunale, l’elenco dei nuovi allacci presentati al Comune successivamente al 2 agosto 2016; l’articolazione tariffaria applicata alle diverse tipologie di utenza e i data base di gestione utenze. L’unica sospensione del Consiglio di Stato, difatti, riguarda esclusivamente la consegna delle chiavi di accesso agli impianti.

Pertanto nella giornata di ieri il presidente di Acea, l’ingegnere Paolo Saccani, ha inviato una nota alla prefettura alla cortese attenzione di Ernesto Raio, il commissario prefettizio nominato da Emilia Zarrilli. «Spiace constatare - scrive il presidente di Acea Ato 5 Paolo Saccani nella nota inviata per conoscenza anche in Municipio e quindi al sindaco D’Alessandro - che il comune di Cassino, non soltanto non ha riscontrato non ha riscontrato la nota del 3 agosto con la quale la Società confermava la piena disponibilità ad un incontro al fine di ricevere la consegna di quanto stabilito dalla sentenza, ma soprattutto è rimasto inadempiente rispetto all’esecuzione di tutti gli ordini impartiti nel punto numero 23 del richiamo verbale di consegna del servizio sottoscritto dal commissario ad acta. In relazione a tutto ciò la società - prosegue la nota di Acea - si vede costretta a sollecitare un tempestivo quanto risolutivo intervento da parte del commissario ad acta. Ciò anche in considerazione del fatto che il verbale di consegna è pienamente valido ed efficace - ad esclusione della consegna delle chiavi - tant’è che Acea ha già adottato i propri atti organizzativi al fine di assicurare la gestione del servizio a far data dal 5 settembre, così come prescritto nel verbale di consegna del servizio».