I dipendenti delle grotte percepiscono finalmente tre mensilità arretrate ed interrompono lo sciopero in atto ormai da molte settimane. Torna così oggi alla piena regolarità l'attività lavorativa degli addetti alle grotte. I dipendenti hanno infatti interrotto subito l’agitazione dopo aver percepito tre delle cinque mensilità maturate e non ancora riscosse, precisamente quelle relative ai mesi di aprile, maggio e giugno 2016. Ma il problema delle loro retribuzioni non è finito. Restano comunque da saldare le mensilità di questa estate oltre ai i vecchi stipendi non ancora erogati.

«Abbiamo ricevuto una boccata di ossigeno - commentano i lavoratori - Non ce la facevamo più, continuare a gestire l'economia familiare senza percepire stipendi per mesi è impossibile. Queste tre mensilità ci assicurano l'opportunità di riorganizzarci e riprendere una decorosa gestione economica delle nostre famiglie. Chiaramente i problemi non sono risolti, ma vogliamo sperare che questo sia un segna le positivo e confidiamo che tutti gli impegni assunti vengano assolti».

«È stato fatto un altro passo avanti per la conservazione del posto di lavoro dei dipendenti del consorzio e la retribuzione di alcune mensilità ne è la dimostrazione pratica - commenta con tono soddisfatto il sindaco Arturo Gnesi - Tuttavia, non tutti i problemi sono stati risolti ed occorre affrontare insieme alla Regione Lazio ed al commissario del consorzio ed al Parco dei Monti Ausoni il dilemma degli stipendi arretrati degli anni passati. Chi paga? Chi mette mano al portafoglio? Al momento - taglia corto il primo cittadino - non c'è alcuna certezza».

Domani il consiglio comunale discuterà anche del problema dei dipendenti delle grotte, la sede ufficiale sarà quella giusta per affrontare la questione e sviscerare l'aspetto economico irrisolto. È giusto dare certezze ai dipendenti, porre fine alla precarietà che fino ad oggi ha caratterizzato la loro posizione costringendoli di fatto ad uno sciopero che mai avrebbero voluto fare.

I lavoratori sono molto legati al patrimonio naturalistico delle grotte, sanno che queste rappresentano una straordinaria risorsa per l’intero territorio e per il loro sostentamento, per cui non possono che impegnarsi per migliorare il servizio ed incrementare il numero dei visitatori. Come del resto hanno sempre fatto. La speranza è che l'erogazione di queste tre mensilità possa rappresentare la luce in fondo al tunnel.