Rischiano fino a duecentocinquanta euro di multa coloro che gettano rifiuti nei cassonetti di Esperia, se non sono cittadini, residenti o domiciliati, del paese aurunco.

L’ordinanza è stata firmata dal neo sindaco Giuseppe Villani, per arginare il notevole quantitativo di rifiuti solidi urbani conferiti nei contenitori presenti sul territorio comunale di Esperia da parte di cittadini che non siano residenti o domiciliati nel comune e che dunque non concorrono al sostenimento dei costi del servizio di igiene ambientale. Commercianti e artigiani rischiano anche di più: qualora il conferimento improprio di immondizia avvenisse nell’ambito di un’attività commerciale, artigianale o di impresa in genere, allora l’importo della sanzione salirebbe fino a cinquecento euro.

L’ordinanza sindacale si è resa necessaria a Esperia, in quanto, come ha spiegato lo stesso Villani, nei comuni limitrofi è stata attivata la raccolta differenziata con il sistema “porta a porta”, che ha determinato l’eliminazione dei cassonetti stradali. Alla nuova pratica, però, non tutti i cittadini hanno dimostrato di adattarsi di buon grado, così, talvolta, scelgono di andare a buttare le buste dell’immondizia nelle zone confinanti. Ma alla Saf di Colfelice il peso sulla bilancia sale e il Comune di Esperia deve pagare. Ora, il comune aurunco dice basta: non è disposto a pagare per cittadini che non sono suoi e che dunque non contribuiscono con la Tari a sostenere i costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti prodotti a casa o nelle aziende.