Sicurezza nelle scuole, i soldi ci sono. Ma a volte vengono spesi male. Tra i molteplici interventi previsti con la legge “La buona scuola” è stata autorizzata la spesa di 40 milioni di euro, per l’anno 2015, per finanziare indagini diagnostiche degli edifici scolastici. Lo scorso dicembre il ministero dell’Istruzione ha approvato la graduatoria degli istituti che saranno oggetto delle ispezioni. Ma solo la metà degli istituti che ne hanno fatto richiesta (ovvero 7.304 su 13.584) saranno controllati per una spesa complessiva di 36 milioni di euro.

L’importo massimo del contributo per le indagini sugli elementi strutturali è pari a 7.000 euro per le scuole del primo ciclo, 9.000 per il secondo ciclo e, mentre per le indagini non strutturali è previsto uno stanziamento di 4.000 euro per il primo ciclo e di 6.000 per il secondo. In provincia di Frosinone sono 302 gli interventi finanziati. Si va dai centri più grandi come Frosinone, Cassino, Alatri, Sora, Anagni, Ferentino e Ceccano.

Ma non mancano le scuole negli istituti situati nei centri dove il rischio sismico è più alto come Colle San Magno, San Vittore del Lazio, Viticuso, Isola del Liri, San Donato Val Comino, Posta Fibreno, Sant’Elia Fiumerapido e Campoli Appennino. Il totale degli interventi ammonta a 1.899.540 (in alcuni casi c’è un doppio stazionamento per la stessa scuola).

Si va dalle primarie agli istituti superiori, passando per le medie. Tra questi le elementari De Matthaeis (7.000 euro), Polledrara (7.000 euro), di via Tevere (7.000 euro), di Maniano-Colle Cannuccio (7.000 euro), di via Verdi (7.000 euro), Giovanni XIII (7.000 euro), De Luca (11.000 euro), le materne Calvosa (7.000 euro), Madonna della Neve (4.000 euro), Alighieri (4.000 euro), l’asilo nido Pinocchio (4.000 euro), le Medie Ricciotti (7.000 euro), Moro (11.000 euro) e Umberto I (11.000) a Frosinone.

Mentre tra le scuole di proprietà della Provincia ci sono il Classico (15.000 euro), l’Ipsia (9.000 euro), il Tecnico commerciale e geometri (9.000 euro), lo Pisco-pedagogico (15.000euro), diSora, l’Alberghiero (15.000 euro), lo Scientifico (15.000 euro) di Fiuggi, il Magistrale (15.000 euro), il Professionale per l’agricoltura (15.000 euro), il Tecnico commerciale e geometri (15.000 euro), lo Scientifico (6.000 euro), l’Accademia di belle arti di viale Marconi (15.000 euro), il Classico (15.000 euro), il Conservatorio (15.000 euro) di Frosinone, il Classico-psico-pedagogico (15.000 euro), lo Scientifico (15.000 euro), il Commerciale (15.000 euro) di Alatri , il Classico (30.000 euro), l’Itis (15.000) di Ferentino , l’Itis di Pontecorvo (15.000 euro), l’Ipsia (15.000 euro), il Magistrale (15.000 euro), il Classico (15.000 euro), il tecnico commerciale (15.000 euro), l’Istituto superiore Righi (6.000 euro), il Geometri (15.000 euro), lo Scientifico (15.000 euro) di Cassino, il Magistrale (15.000 euro), il Classico (15.000 euro), il Geometri (6.000) di Anagni, l’Alberghiero (9.000 euro), il tecnico commerciale (9.000 euro), lo Scientifico (9.000) di Ceccano, l’Ipsia di Arpino (6.000 euro), il Liceo socio psico-pedagogico di Pontecorvo (6.000 euro), l’Itis di Isola del Liri (15.000 euro).

Per quanto riguarda l’adeguamento sismico delle scuole, sulla base del decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 12 ottobre 2015, nell’elenco delle scuole da finanziarie, invece, non risulta nessun istituto della regione Lazio. Eppure, a livello nazionale, il certificato di collaudo statistico è in possesso di meno della metà delle scuole (49%), l’agibilità statistica c’è solo nel 39% dei casi, quello di prevenzione incendi nel 21%, il certificato di collaudo dell’impianto di spegnimento nel 9%, il documento di valutazione del rischio nel 72% e il piano di emergenza nel 73% dei casi