Così l’amministrazione del sindaco Roberto Caligiore, sebbene ingessata da stringenti vincoli di bilancio, mette mano alle tariffe della refezione destinata agli scolari degli asili, delle scuole elementari e medie.
«Una buona notizia per tante famiglie», la definisce il primo cittadino. Che spiega: «È con viva soddisfazione che, senza aumentare alcun costo per il servizio della mensa scolastica, siamo riusciti concordemente in Giunta ad assicurare l’adeguamento delle fasce Isee per l’accesso a questo servizio per l’anno scolastico 2015-2016».
Mantenendo quindi invariato il saldo di gestione del servizio con cui la nuova amministrazione ceccanese deve fare i conti, la Giunta ha deciso di rimodulare le fasce di reddito aggiungendone una e portandole allo stesso numero di quelle del trasporto scolastico. «C’è stato un accordo unanime per semplificare e dematerializzare le attività preliminari al calcolo della tariffa - precisa Caligiore - che adesso è livellata su sette fasce, mentre la precedente amministrazione le aveva lasciate a sei».
Un divario, sottolinea il sindaco, «che aveva allontanato dalla fruizione della mensa circa duecento famiglie, generando sostanziali scompensi, ora recuperabili ai fini di una più equa distribuzione del regime tariffario. Una disfunzione che non permettendo a tutti gli aventi diritto di usufruire del servizio, finiva per far ricadere su pochi l’erogazione dello stesso, mentre ora riallargando le possibilità alle famiglie, con riduzioni dal 30% al 50% per quelle con un secondo figlio, tornerà ad essere sostenibile».
Si allarga così la platea delle famiglie interessate per il potenziale aumento dei bambini che usufruiscono del servizio mensa. In questo modo l’amministrazione conta di ammortizzare i costi complessivi del servizio, a saldo invariato dunque.
«Con gli interventi tariffari dell’ultima amministrazione – precisa ancora Caligiore – riguardo ai livelli medio bassi di reddito si era registrata una defezione del 25% degli utenti che ora, con la nuova delibera della nostra Giunta, potremo recuperare in una misura tra il 70 e l’80%».
«Per quanto possibile e con un occhio al saldo di gestione del servizio - conferma l’assessore alla Pubblica istruzione Mario Sodani - l’amministrazione intende rispondere a un criterio di equità generale che la Giunta ha adottato e condiviso».