Con la regione Lazio che si piazza al secondo posto, subito dietro la Lombardia. Lo studio è quello del Dipartimento per le politiche fiscali del Ministero dell’Economia: si basa sulle denunce dei redditi del 2014, il che vuol dire che l’anno di imposta di riferimento è il 2013. L’operazione è semplice: si dividono i redditi totali di ogni città per il numero dei contribuenti.
La situazione in Ciociaria
Il reddito pro capite più alto in alcuni Comuni presi in considerazione è quello di Frosinone, il capoluogo: 19.833,71 euro.
La situazione nei centri più grandi: a Cassino il reddito pro capite è di 17.940 euro, a Sora di 16.138,67 euro.
A Ceccano si arriva a 16.326,58 euro, ad Alatri a 16.040,45 euro, ad Anagni a 16.867,18 euro.
Ancora: 16.858,68 euro a Ferentino, 14.162,83 euro a Veroli, 16.172,26 a Fiuggi. Mentre a Guarcino il “pro capite” è di 16.578 euro.
Proseguendo nella disamina delle cifre, si scopre che a Pontecorvo il reddito pro capite è di 15.585,23 euro, mentre a Supino di 15.240,39 euro.
Mentre a Morolo siamo a quota 15.634 euro e a Patrica a 16.832,34.
A Isola Liri 16.986,76 euro, a Ceprano 16.328,4, a Giuliano di Roma 15.887,06. Per quanto riguarda Acquafondata il reddito pro capite è pari a 10.421,99 euro. Mentre quello di Viticuso è di 11.105,49 euro. Altre cifre: 15.184,899 a Castro dei Volsci, 14.306,72 a Sgurgola, 16.323,37 ad Aquino, 11.876,5 a Belmonte Castello, 13.006,75 ad Amaseno. Poi, 13.529,39 a Pofi, 11.169,47 a Settefrati, 13.069,31 a Fumone, 14.174,7 a Pastena, 14.704,33 a Torrice, 15,625,13 ad Arpino, 14.327,76 a Broccostella, 13.669,21 a Ripi, 12.855,89 a Boville Ernica, 13.986,9 a Monte San Giovanni Campano.
I numeri nel Lazio
Per quel che riguarda i capoluoghi del Lazio, al primo posto c’è naturalmente Roma (24.555,32 euro di reddito pro capite), seguita da Rieti (20.054,8 euro). Al terzo posto Frosinone, con 19.833,71 euro. Quindi a seguire Viterbo (19.625,42 euro) e Latina (18.821,9 euro).
Lo schema in Italia
La situazione è sempre la stessa, con una spaccatura evidente tra il nord e il sud del Paese.
Dall’analisi territoriale emerge che la regione con reddito medio più elevato è la Lombardia (23.680 euro), tallonata però proprio dal Lazio (22.310 euro), mentre è la Calabria quella che presenta il reddito medio più basso, con 14.390 euro. Va detto poi che il reddito medio nelle regioni del sud e del centro è cresciuto meno della media nazionale.
Nell’analisi si legge anche che il Mezzogiorno, con un livello di Prodotto interno lordo pro capite di 17.200 euro, «presenta un differenziale negativo molto ampio, il suo livello è inferiore del 45,8% a quello del centro-nord». Alla fine dati e cifre confermano che l’economia provinciale contiene luci ed ombre, eccellenze e criticità.