Nomadi, giostrai, predicatori ⦠chi vive nelle roulotte accanto al Parco di Tufano? Aver riferito delle diverse opinioni in merito allâaccoglienza di persone provenienti da fuori, ha favorito lâesigenza di informarsi ed informare. I riferiti pareri sulla opportunità di occupare gli spazi accanto al Rio, a volte ridente ma da un poâ purtroppo asciutto, erano evidentemente viziati da eccessiva prevenzione e, soprattutto, dalla scarsa conoscenza di come stessero le cose.
Dopo aver ascoltato diverse âcampaneâ, abbiamo ritenuto utile e doveroso âtoccare con manoâ, non perché increduli âalla San Tommasoâ, ma per avere lâopportunità di riferire con precisione.
Le due case viaggianti collocate sul ciglio del torrente ed a poca distanza dalla strada, ospitano sette persone, tra le quali una vispa e simpatica bambina. Il gruppo, costituente un nucleo familiare originato da una coppia di signori (lei di Civitavecchia, lui dellâAbruzzo), vanta due figli specializzati in odontotecnica ed una ragazza munita di due lauree, impiegata presso una notissima emittente internazionale. La scelta di restare per un poâ ad Anagni, spiegataci da una signora garbata e decisa che non ama i termini ânomadiâ o âgiostraiâ definendo il suo gruppo, correttamente, come âesercenti spettacoli viaggiantiâ, scaturisce da una serie di motivi.
In primis, la necessità di risiedere al centro di un cerchio allâinterno della cui circonferenza risultano i centri interessati dal posizionamento delle giostre. Secondariamente, ma non ultimo, lâesigenza di poter raggiungere senza eccessivo sforzo una struttura medica importante per la salute di un componente della famiglia.
Durante il breve cordiale colloquio, si sono avvicinate delle persone, tra cui Matteo e Sabrina giovani commercianti del luogo, i quali dopo aver descritto la signora ed i suoi come âgente di casaâ, hanno aggiunto che le case mobili sono dotate di ogni comfort, compreso i bagni chimici perfettamente funzionanti, e che gli impianti sono collegati ad un contatore attivato dalla stessa Enel su specifico contratto. Il timore di trovarsi in zona dei âdiversiâ deve aver provocato la levata di scudi; confrontarsi e conoscersi è essenziale, mai come in questo periodo storico.