Poco meno di 30 euro. A tanto ammonta la multa che ieri mattina una cinquantaseienne di Arpino ha sborsato al Comando di polizia locale, usufruendo della decurtazione del 30% per aver pagato entro i cinque giorni dalla ricevuta dell’avviso, per aver parcheggiato la sua auto sulle strisce blu senza, però, aver acquistato il tagliandino. Fin qui tutto normale.

Quello che la signora non sapeva, però, è che anche i disabili come lei, qualora non trovino liberi i posti riservati alla categoria (delimitati con strisce gialle e segnaletica verticale) devono esibire sul cruscotto i tagliandini di pagamento per le strisce blu.

Lo stabilisce una sentenza della Corte di Cassazione del 2009 a cui si rifà direttamente il Comune di Arpino, come molti altri che non si sono “autoregolamentati” che prevede, appunto, l’obbligo di pagamento del parcheggio blu anche per i diversamente abili che non trovino posto sulle strisce gialle.

Diverso è, invece, il caso dei parcheggi con il disco orario: i disabili sono esentati dalle disposizioni. Ieri mattina, dunque,nel corso di un regolare servizio di controllo nella zona del Belvedere, gli agenti della polizia locale hanno notato un’auto parcheggiata sulle strisce blu senza tagliando e hanno elevato la contravvenzione.

Soltanto una volta arrivata al Comando, la cinquantaseienne ha saputo che, nonostante la sua disabilità, la legge prevede comunque il pagamento della sosta nelle strisce blu. Peccato, però, che, a sentire la donna, sulle strisce gialle c’era un veicolo senza tagliando dei disabili che poi, all’arrivo dei vigili, era già sparita.